Sommario
Chi ha scoperto il cambiamento climatico?
Storia sull’effetto serra e sul riscaldamento globale. Svante Arrhenius (1859-1927) era lo scienziato svedese che fu il primo a sostenere nel 1896 che la combustione di combustibile fossile potrebbe provocare un aumento del riscaldamento globale.
Quando è stato scoperto il cambiamento climatico?
Era il 1859. Tuttavia, ci volle ancora qualche decennio prima di capire a fondo la relazione fondamentale tra anidride carbonica e clima. A riuscirci fu un baffuto chimico svedese, Svante Arrhenius, che nel 1896 dimostrò che la temperatura globale cambia in funzione dell’aumento dei livelli di CO2.
Come è nato il riscaldamento globale?
La principale causa del riscaldamento globale è l’attuale concentrazione di anidride carbonica nell’aria, a sua volta causata dalla liberazione di CO2 fossile. Infatti dal Settecento estraiamo dal suolo e bruciamo quantità crescenti di carbone, petrolio, gas.
Quali sono gli esempi di cambiamenti climatici?
Esempi di cambiamenti climatici sono il riscaldamento globale, il raffreddamento globale e la modifica dei regimi di precipitazione. Grazie alla paleoclimatologia (la
Quali sono i cambiamenti lenti del clima?
Analizzando i cambiamenti lenti del clima, che avvengono in milioni di anni, si nota un continuo alternarsi di Ere glaciali ed Ere Interglaciali ossia milioni di anni più freddi in cui esistono ghiacciai sulla superficie terrestre alternati a milioni di anni più caldi in cui non c’è traccia di ghiacciai sulla Terra.
Quali sono le cause di un mutamento climatico?
In generale nello studio di un cambiamento climatico si evidenziano due distinte fasi: la rilevazione dell’avvenuto mutamento climatico, in genere facendo riferimento all’analisi statistica di serie storiche dei dati atmosferici che costituiscono dunque le evidenze sperimentali, e l’attribuzione delle cause di tale mutamento, sulla scorta di
Quando si parla di anomalia climatica?
Quando un mutamento climatico avviene a scala temporale ristretta, ad esempio annuale, si parla più propriamente di ” anomalia climatica “, tipicamente rientrante all’interno della variabilità climatica se non addirittura nella variabilità meteorologica della circolazione atmosferica ( anomalia meteorologica ).