Sommario
Chi non risponde a una PEC?
Che succede se non si risponde ad una Pec? Se non rispondono puoi fare richiesta di accesso agli atti ed avviare il procedimento previsto sempre dalla 241/90. Se non conosci la normativa dovrai rivolgerti ad un legale.
Quanti giorni si hanno per rispondere ad una PEC?
Entro quando sono obbligati a rispondere? Vi ringrazio per la disponibilità e vi saluto cordialmente. Risposta: vige il Dlgs 97/2016, che, anche a seguito di relativa circolare ministeriale, nel merito stabilisce in 30 gg l’obbligo di risposta alle istanze dei cittadini, comunque proposte alla PA.
Chi riceve una Pec è obbligato a rispondere?
Non esiste alcun obbligo, in capo a soggetti privati, di rispondere a una pec, a una raccomandata o a qualsiasi altro tipo di comunicazione. La risposta a una pec è sempre facoltativa, anche quando si tratti di diffide (ad esempio, diffida di pagamento) o reclami.
Cosa succede se un ente pubblico non risponde ad una Pec?
Il codice penale all’art. 328 comma 2 punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo.
Come trasformare una mail in PEC?
potete creare un dominio di secondo livello per la PEC (ad esempio: pec.miodominio.it) e creare una casella su quest’ultimo; oppure potete trasformare l’intero dominio (miodominio.it) in un dominio certificato e quindi trasformare il vostro attuale indirizzo [email protected] in una PEC.
Quanto tempo ha la Pubblica Amministrazione per rispondere?
trenta giorni
Il “tempo” per rispondere alle domande dei cittadini prende il nome di termine di conclusione del procedimento amministrativo. Se il termine non è stato fissato dalla legge, da un regolamento o da una deliberazione, l’ufficio al quale hai presentato la domanda deve risponderti entro trenta giorni.