Chi punisce i maltrattamenti?
Il reato di maltrattamenti in famiglia è una norma del codice penale che punisce chiunque maltratta un familiare o un convivente ovvero un soggetto sul quale esercita un’autorità ad esempio per ragioni di lavoro, di status sociale ovvero su una persona che gli è stata affidata per altre ragioni previste dalla norma.
Come denunciare la violenza domestica?
Violenza domestica: come denunciare? La vittima di violenza domestica potrà senz’altro sporgere denuncia/querela. La denuncia è l’atto con cui una persona porta a conoscenza dell’autorità competente (pubblico ministero o ufficiale di polizia giudiziaria, non anche un agente) un reato perseguibile d’ufficio del quale ha avuto notizia.
Cosa potrà sporgere la vittima di violenza domestica?
La vittima di violenza domestica potrà senz’altro sporgere denuncia/querela. La denuncia è l’atto con cui una persona porta a conoscenza dell’autorità competente (pubblico ministero o ufficiale di polizia giudiziaria, non anche un agente) un reato perseguibile d’ufficio del quale ha avuto notizia.
Quanto dura la pena per i colpevoli di violenza domestica?
La pena per coloro i quali si siano resi colpevoli del reato di violenze verso familiari o conviventi è quella della reclusione da due a sei anni. In ogni caso, il delitto di violenza domestica assorbe i reati di ingiuria, percosse e minacce (si viene eventualmente condannati soltanto per i maltrattamenti contro familiari o conviventi).
Quanto costa la violenza nei confronti di familiari o conviventi?
La violenza nei confronti di familiari o conviventi può costare all’aggressore la condanna alla reclusione da due a sei anni. Il reato di violenza domestica o, per la lettera del codice penale, di maltrattamenti contro familiari o conviventi [1] ricorre qualora venga arrecata violenza a un familiare, a un convivente o a una qualsiasi persona