Sommario
Chi può avvalersi della clausola risolutiva espressa?
Cos’è la clausola risolutiva espressa L’art. 1456 C.C. definisce la clausola risolutiva espressa in questi termini: 1) “I contraenti possono convenire espressamente che il contratto si risolva nel caso che una determinata obbligazione non sia adempiuta secondo le modalità stabilite.
Come opera la clausola risolutiva espressa?
La clausola risolutiva espressa è quel patto contrattuale previsto dall’art. 1456 c.c. che prevede che il contratto possa essere risolto automaticamente nel caso in cui un “determinato obbligo” non sia adempiuto secondo le modalità stabilite dalle parti.
Cosa vuol dire clausola risolutiva?
Che cosa significa “Clausola risolutiva espressa”? Patto con cui i contraenti possono convenire espressamente che il contratto si risolva nel caso in cui una determinata obbligazione non sia adempiuta secondo le modalità stabilite.
Che cosa determina la risoluzione del contratto per inadempimento?
La risoluzione del contratto è un rimedio concesso al creditore per reagire all’inadempimento del debitore; il termine significa scioglimento perché quando uno dei contraenti non adempie le obbligazioni scaturenti dal contratto, l’altro può chiedere la risoluzione.
Cosa scatta in caso di scioglimento del contratto?
Quando una delle parti è inadempiente l’altra parte può a sua scelta chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno (1453). Quindi l’adempimento di una parte attribuisce all’altra il diritto potestativo di risolvere il contratto.
Come richiedere la risoluzione di un contratto?
Per rivolgersi al giudice e chiedere la risoluzione del contratto è necessario dimostrare che vi sia stato un grave inadempimento o, come dice la legge, di «non scarsa importanza» avuto riguardo all’interesse del creditore all’esecuzione del contratto.
Che differenza c’è tra risoluzione giudiziale e di diritto?
In questi casi la risoluzione opera di diritto, mentre nel caso di risoluzione giudiziale opera solo a seguito delle sentenza del giudice; sentenza che assume, quindi, valore costitutivo.
Cosa è la condizione sospensiva?
La condizione può essere sospensiva o risolutiva. E’ sospensiva quando l’efficacia del contratto è subordinata all’avverarsi della condizione. La condizione sospensiva infatti costituisce una causa di efficacia del negozio, al pari di altri elementi; in tal senso ben può dirsi che essa sia un elemento del negozio.
Che significa contratto risolto di diritto?
Allo scadere invano di detto termine, il contratto è risolto di diritto (ossia senza necessità di ulteriore attivazione da parte del contraente diligente).
Come può essere pronunciata la risoluzione di un contratto per inadempimento?
La risoluzione può però anche essere stragiudiziale, cioè aversi non a seguito di una sentenza del giudice, bensì a seguito di clausola risolutiva espressa, termine essenziale o diffida ad adempiere.
Cosa succede con la risoluzione del contratto?
La risoluzione del contratto è un istituto giuridico dell’ordinamento civile italiano che scioglie il vincolo contrattuale. Esso non colpisce il negozio, ma il rapporto, si può far valere solo prima che il contratto sia compiutamente eseguito.
Che cosa si intende per risoluzione di un contratto?
Risoluzione del contratto (d. civ.) Scioglimento di un contratto a prestazioni corrispettive per il sopravvenire di fatti che alterano l’equilibrio tra le prestazioni (cd. sinallagma).