Sommario
Chi può dimettersi in questo periodo di prova?
Tutti i dipendenti che sono stati assunti con un contratto che prevede un periodo di prova, possono dimettersi in questo lasso di tempo per qualsivoglia motivazione. L’importante è ricordarsi di inserire nella lettera consegnata al datore, l’intenzione di recedere dal contratto e la data in cui avranno effetto le dimissioni.
Quali sono i passi da seguire durante il periodo di prova?
In ogni caso i lavoratori che intendono dimettersi durante il periodo di prova non hanno bisogno di comunicare le dimissioni per via telematica. Ma quali sono i passi da seguire in questa circostanza? Il lavoratore dovrà informare il datore di lavoro circa la sua decisione di lasciare l’azienda, consegnando così la sua lettera di dimissioni.
Quali sono i limiti di tempo per il periodo di prova?
La legge prevede dei limiti di tempo per il periodo di prova, ovvero: 6 mesi per i lavoratori in generale; 8 giorni di lavoro effettivo per gli altri livelli
Qual è il periodo di prova per le assunzioni a termine?
Dipende dal tipo di contratto. Per quelli a tempo determinato, cioè per le assunzioni a termine, si può stabilire un periodo di prova per ogni singolo incarico, a meno che si tratti di più incarichi affidati entro 12 mesi nella stessa azienda e con identiche mansioni.
Qual è il periodo di prova?
Periodo di prova. Durante il periodo di prova, azienda e lavoratore hanno modo di conoscersi: l’azienda può capire le reali potenzialità del dipendente e quest’ultimo può rendersi conto se è quello l’ambiente di lavoro che sta cercando. Si tratta quindi di un periodo di valutazione reciproca.
Qual è il periodo di prova del contratto di assunzione?
Supponiamo un contratto di assunzione a tempo determinato pari a 3 mesi. Il periodo di prova non può essere di 3 mesi, perché sarebbe un modo per eludere la legge, ossia per poter licenziare il dipendente in qualsiasi momento per tutta la durata del rapporto di lavoro.