Sommario
- 1 Chi può licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
- 2 Quando può il datore di lavoro licenziare?
- 3 Quali sono i giorni del preavviso licenziamento?
- 4 Cosa significa licenziamento per giustificato motivo soggettivo?
- 5 Qual è il licenziamento disciplinare?
- 6 Come si effettua il licenziamento collettivo?
- 7 Qual è il licenziamento del datore di lavoro?
- 8 Quando può essere dovuta l’indennità?
Chi può licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
La legge stabilisce due casi in cui il datore di lavoro può licenziare un dipendente a tempo indeterminato. Il primo è quello per cui quest’ultimo abbia tenuto un comportamento colpevole o in malafede: il licenziamento disciplinare. A seconda della gravità del comportamento assunto dal dipendente abbiamo:
Quando può il datore di lavoro licenziare?
Una volta fatta chiarezza su quando il datore di lavoro può licenziare, vediamo entro quanti giorni prima deve darne la comunicazione al dipendente. La legge infatti prevede che, sia in caso di dimissioni che di licenziamento, la parte che recede dal contratto senza darne il preavviso è obbligata a versare all’altra un’indennità.
Quando scatta il licenziamento per giusta causa?
Il licenziamento per giusta causa scatta quando si verifica una circostanza così grave da non consentire la prosecuzione, nemmeno provvisoria, del rapporto lavorativo (art. 2119 c.c.). In tal caso il datore di lavoro può recedere dal contratto senza l’obbligo di dare il preavviso, né l’indennità di mancato preavviso.
Quali sono i giorni del preavviso licenziamento?
I giorni del preavviso licenziamento sono gli stessi di quelli previsti per le dimissioni: non c’è un numero fisso per ogni categoria di lavoratori, poiché questi sono fissati dai vari CCNL. Se volete sapere entro quanti giorni comunicare il licenziamento, quindi, dovete fare riferimento a quanto scritto nel contratto collettivo di riferimento.
Cosa significa licenziamento per giustificato motivo soggettivo?
licenziamento per giustificato motivo soggettivo: fa riferimento ad un fatto meno grave, ma che comunque non consente il proseguimento del rapporto di lavoro. In questo caso è necessario il preavviso.
Come riconosce al lavoratore ingiustamente licenziato l’indennità risarcitoria?
La legge riconosce al lavoratore ingiustamente licenziato il diritto di percepire un’indennità risarcitoria; in taluni casi (ormai del tutto residuali) detta tutela si aggiunge all’ulteriore diritto di vedersi reintegrato nel posto di lavoro.
Qual è il licenziamento disciplinare?
Il licenziamento disciplinare è la sanzione estrema che il datore di lavoro ha a disposizione per i comportamenti del lavoratore che viola le regole di comportamento stabilite dalla legge, dai contratti collettivi e che non rispetta le norme contenute nel codice disciplinare dell’azienda.
Come si effettua il licenziamento collettivo?
Esuberi e licenziamento collettivo. Ogni volta che il datore di lavoro deve effettuare un licenziamento collettivo deve rispettare alcune procedure e regole fissate da una normativa del 1991 [1]. In essa vengono stabiliti i criteri di scelta dei dipendenti da licenziare per primi.
Come prevedeva il licenziamento?
La normativa del licenziamento originariamente prevista dal codice civile prevedeva, come regola generale, la libera recedibilità dal rapporto di lavoro sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. L’unica forma di tutela per le parti era rappresentata dal preavviso,
Qual è il licenziamento del datore di lavoro?
Il licenziamento è l’atto unilaterale del datore di lavoro che – senza che vi sia il consenso del dipendente – interrompe il rapporto di lavoro.
Quando può essere dovuta l’indennità?
L’indennità può essere dovuta a seguito di un giudizio instaurato dal dipendente che impugna il licenziamento, oppure a seguito della procedura di conciliazione eventualmente avviata dopo il licenziamento, se il licenziamento avviene per un motivo illegittimo, da sola o in aggiunta alla reintegra.