Chi redige il Duvri negli appalti pubblici?
Esso va redatto dal Datore di Lavoro committente ed allegato al contratto d’appalto o di opera, nonché adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Il DUVRI non prende in considerazione i rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
Quando il datore di lavoro è obbligato a redigere il DUVRI?
L’obbligo di redigere il DUVRI scatta quando il Datore di Lavoro di un’azienda committente, la cui attività sia classificata ad alto, medio o basso rischio, affida lo svolgimento di lavori o servizi all’interno del proprio luogo di lavoro ad un’impresa appaltatrice o lavoratori autonomi.
Come deve essere redatto un DUVRI?
Si indica che il DUVRI “deve essere redatto prima della predisposizione della richiesta di offerta o, per i contratti pubblici, della pubblicazione del bando o della lettera di invito. Il DUVRI deve essere allegato al contratto, art. 3 lett. a) della legge 123/07 (modificata)”.
Cosa deve fare L’appaltatore?
L’appaltatore deve eseguire l’opera o il servizio conformemente a quanto pattuito, secondo le regole dell’arte e la diligenza professionale; l’appaltatore è tenuto a raggiungere il risultato promesso al committente.
Qual è il diritto dell’appaltatore?
Il principale diritto dell’appaltatore è quello di vedersi corrisposto il prezzo del proprio lavoro al termine dell’opera o del servizio; l’appaltatore ha diritto ad un maggior compenso nel caso di variazioni ordinate dal committente. Committente: obblighi e diritti
Come si applica la disciplina dell’appalto?
Al subappalto si applica la disciplina dell’appalto nei rapporti tra subappaltante e subappaltatore, salvo le norme aventi carattere particolare e che prevedono particolari benefici. Il divieto di subappalto. L’art. 1656 vieta il subappalto salvo che non sia stato autorizzato dal committente. Le ragioni del divieto di subappalto sono controverse.