Sommario
Chi scoprì gli isotopi?
Frederick Soddy
Una breve “lettera”, data 4 dicembre 1913, pubblicata dalla rivista inglese “Nature” da Frederick Soddy (1877-1956), docente nell’Università scozzese di Glasgow, ha rivoluzionato la chimica, la fisica, la storia e l’ambiente.
Quando sono stati scoperti gli isotopi?
fu introdotto nel 1913 da F. Soddy. Gli i. possono essere stabili oppure instabili (o radioattivi), naturali, cioè esistenti in natura, oppure artificiali, cioè prodotti in conseguenza di reazioni nucleari provocate.
Come si formano gli isotopi?
Isotopi diversi di un elemento hanno lo stesso numero di protoni nel nucleo, dando loro lo stesso numero atomico, ma un numero diverso di neutroni che danno a ciascun isotopo elementare un diverso peso atomico.
Cosa hanno in comune gli isotopi?
Gli isotopi sono atomi appartenenti allo stesso elemento chimico che, pur mantenendo invariato il numero atomico, differiscono invece per il numero di massa. Ne consegue che, se dal punto di vista chimico due isotopi si comportano nello stesso modo, le differenze si registrano nel comportamento fisico.
Come si trovano gli isotopi?
Due atomi con lo stesso numero atomico, ma con diverso numero di neutroni nel nucleo, vengono chiamati isotopi. Per distinguerli si utilizza il numero di massa (A), che è la somma fra il numero di protoni e di neutroni che l’atomo possiede.
Cosa hanno in comune due isotopi?
Ricapitolando: due isotopi hanno lo stesso numero atomico e le stesse proprietà chimiche, ma hanno un diverso peso atomico; due isobari hanno lo stesso peso atomico, ma un diverso numero atomico e quindi diverse proprietà chimiche.
Perché gli isotopi sono importanti?
Un isotopo è un atomo appartenente ad uno stesso elemento chimico, quindi con lo stesso numero atomico ma con un numero differente di neutroni presenti nel nucleo, che determina un diverso numero di massa atomica. Gli isotopi possono essere stabili o radioattivi e possono essere utilizzati in vari campi.