Sommario
Chi si pose in difesa degli indios?
Il più strenuo difensore degli Indios fu però Bartolomeo de las Casas. Conoscitore dell’opera di Montesino, nel 1512 si recò a Cuba come cappellano del conquistador Panfilo de Narvaez (e ottenne un’encomienda per il lavoro svolto), mentre tre anni dopo si trasferì a Santo Domingo.
Quale fu l’atteggiamento che i colonizzatori europei tennero nei confronti degli indios?
Quale fu l’atteggiamento dei conquistadores nei confronti degli amerindi? Molti conquistadores, al pari di quello che avevano fatto con i Mori, consideravano i nativi americani senza diritti per il fatto che essi erano “pagani”, cioè non ancora convertiti alcattolicesimo.
In quale modo gli Spagnoli trattano gli indios secondo Las Casas?
Gli indios sono giuridicamente liberi ma di fatto servi, in nome dei principi con cui il Papa aveva concesso, alla Spagna come al Portogallo, il possesso delle terre americane in funzione della cristianizzazione di quelle popolazioni.
Qual è l’atteggiamento di Cortes nei confronti della cultura indigena?
Hernán Cortés si pone invece nelle condizioni di comprendere la lingua e la politica dell’altro e ciò gli permette di conquistare l’impero azteco: «Cortés si assicura il controllo dell’antico impero azteco in virtù della sua padronanza dei segni degli uomini» (p. 146).
Come vengono descritti gli spagnoli da Sepulveda?
Sepúlveda definiva i nativi americani come uomini humuncoli, cioè esseri inferiori rispetto alla razza umana. Nel periodo delle prime spedizioni nel nuovo mondo, in Europa si diffuse un’immagine negativa dei nativi americani, che venivano definiti rozzi, aggressivi e violenti, ma privi di coraggio e di intelligenza.
Come gli indios vedevano gli Europei?
Gli Indios presentano strutture mentali differenti da quelle degli europei. Il popolo indigeno non è in grado di interpretare e prevedere le mosse degli europei sul loro territorio.La principale causa di quest’incapacità è lo stato di isolamento in cui vivono.
Quali erano i punti di vista in merito agli indios di Las Casas è De Sepulveda?
Sepulveda, che era anche un gesuita, considerava gli indios non come degli esseri umani a pieno titolo, bensì degli homunculi, esseri inferiori ai bianchi e tanto lontani dalla civiltà, quanto gli uomini lo sono dalle bestie.
Cosa denunciò Bartolomeo de Las Casas?
La sete dell’oro degli spagnoli e l’asservimento degli indios determinò rivolte, massacri e crudeltà indescrivibili, che il frate domenicano spagnolo Bartolomeo de Las Casas, in seguito vescovo, denunciò apertamente e coraggiosamente nel suo paese, attirandosi l’odio, il rancore e le repliche ideologiche di molti suoi …