Sommario
Come aumentare la dose per anziani epilettici?
Assumere 0,5 mg (per gli anziani epilettici) o 1 mg (dose per adulti affetti da epilessia), la sera, per 4 gg. È possibile aumentare la posologia dopo 14-28 gg, in base alla risposta alla cura. La dose di mantenimento è di 4-8 mg. Consultare il medico. Ezogabina o Retigabina (es.
Quali sono i farmaci antiepilettici?
In caso di epilessia conclamata, il medico, in genere, prescrive farmaci antiepilettici: questi principi attivi, nella maggior parte dei casi, producono effetti straordinari, tanto da ridurre sia la frequenza che l’intensità delle convulsioni epilettiche.
Quali sono le crisi epilettiche?
Le crisi epilettiche, dovute all’iperattività dei neuroni, possono indurre la perdita di coscienza; inoltre, l’epilessia si caratterizza da: alterazione sensitiva/psicologica, confusione mentale temporanea, gesti incontrollati di braccia e gambe, occhi spalancati con sguardo vuoto, rallentamento o arresto della respirazione, rigidità muscolare.
Quali sono le cause dell’epilessia?
La paura, l’incomprensione, la discriminazione e lo stigma sociale hanno circondato l’epilessia per secoli. Questa stigmatizzazione, frutto dell’ignoranza, continua ad essere presente, ancora oggi, anche nel nostro Paese, e può avere un impatto negativo sulla qualità della vita delle persone malate e sulle loro famiglie.
Quali sono le prime testimonianze sull’epilessia?
Le prime testimonianze sull’epilessia sono state ritrovate in documenti risalenti al 4000 avanti Cristo (a.C.). La parola epilessia deriva dal greco epilambanein che significa essere colti di sorpresa e sta a rappresentare l’imprevedibilità della crisi epilettica con la sua comparsa improvvisa.
Qual è il punto di partenza per l’epilessia?
Diagnosi. Il punto di partenza per accertare (diagnosticare) l’epilessia sarà un attento esame dei disturbi (sintomi), la raccolta della storia relativa allo stato di salute della persona colpita, il racconto di ciò che è avvenuto nei momenti immediatamente precedenti la comparsa della crisi, durante il suo sviluppo ed al suo termine.
Come si definisce un male epilettico?
Il gruppo di studio della Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) ha adottato la seguente definizione: “Uno stato di male epilettico è una situazione clinica nella quale una crisi epilettica (generalizzata o focale, motoria o no) si prolunga per più di 20 minuti o nella quale le crisi si ripetono a brevissimi
Come trattare i spasmi epilettici?
Gli spasmi epilettici (precedentemente, infantili), le crisi atoniche, e le crisi miocloniche sono difficili da trattare. Di solito si preferisce il valproato o la vigabatrina, seguiti dal clonazepam. Negli spasmi epilettici l’uso dei corticosteroidi, per un periodo di 8-10 settimane, è spesso efficace.
Quali sono i sintomi dell’epilessia?
Sintomi. Le crisi epilettiche, dovute all’iperattività dei neuroni, possono indurre la perdita di coscienza; inoltre, l’epilessia si caratterizza da: alterazione sensitiva/psicologica, confusione mentale temporanea, gesti incontrollati di braccia e gambe, occhi spalancati con sguardo vuoto, rallentamento o arresto della respirazione,
Qual è la Soglia epilettogena individuale?
Tutti gli esseri viventi hanno una cosiddetta soglia epilettogena, ciò significa che in determinate condizioni di sofferenza (ad esempio, arresto cardiaco, ipoglicemia marcata) il cervello reagisce producendo una crisi epilettica. La soglia epilettogena individuale è regolata da una predisposizione geneticamente determinata.