Sommario
Come avviene la trasfusione di sangue?
La trasfusione di sangue consiste nell’infondere per via endovenosa ad una persona (detta ricevente) globuli rossi, plasma oppure piastrine prelevati da un individuo che volontariamente ha donato il sangue .
Quali sono le indicazioni della trasfusione di plasma?
La trasfusione di plasma trova la sua principale indicazione nella correzione delle carenze selettive di fattori della coagulazione per le quali non esista una specifica terapia sostitutiva oppure nel caso di carenza di più fattori della coagulazione in pazienti con sanguinamento in atto. Altre indicazioni sono:
Quanto tempo richiede una trasfusione di globuli rossi?
Le persone che hanno anemia riceveranno una trasfusione di globuli rossi, che richiede più tempo di una trasfusione di plasma o piastrine.
Come può essere utilizzata la trasfusione di piastrine?
La trasfusione di piastrine può essere impiegata: a scopo preventivo, per evitare episodi di sanguinamento. a scopo terapeutico, per bloccare il sanguinamento in corrispondenza delle aree in cui sono presenti emorragie.
Quanto dura l’emotrasfusione di sangue?
L’emotrasfusione viene effettuata in casi di anemie acute o croniche, La durata di una trasfusione di sangue può essere di circa quattro ore, ma spesso è molto più rapida.
Quali sono le complicazioni delle trasfusioni?
NOTA: Questa è la Versione per Professionisti. CLICCA QUI per accedere alla versione per i pazienti. Le complicanze più frequenti delle trasfusioni sono. Reazioni febbrili non emolitiche. Reazioni brividi-rigidità. La maggior parte delle complicazioni gravi, che hanno tassi di mortalità molto elevati, sono.
Quali sono le principali complicanze di una trasfusione massiva?
Le principali complicanze derivanti da una trasfusione massiva sono scarsa coagulazione (coagulopatia) e una bassa temperatura corporea . La coagulazione viene compromessa se il sangue trasfuso non contiene una quantità sufficiente di sostanze (fattori della coagulazione e piastrine) che contribuiscono alla coagulazione del sangue.
Qual è la causa della morte successiva a trasfusione?
Un’altra rarissima reazione, chiamata danno polmonare acuto associato alla trasfusione (transfusion-related acute lung injury, TRALI), è causata da anticorpi presenti nel plasma del donatore. Questa reazione può causare gravi difficoltà respiratorie. Si tratta di una delle cause più frequenti di morte successiva a trasfusione.
Quali sono le reazioni avverse della trasfusione?
le reazioni avverse della trasfusione sono di solito dose- dipendente: percio’ la velocita’ di infusione iniziale deve essere molto bassa: 15 – 50 ml durante i primi 15 minuti (25 gocce/minuto) successivamente la velocita’ di infusione puo’ essere aumentata a 60/80 gocce al minuto
Come si può manifestare l’epatite?
L’epatite può manifestarsi dopo la trasfusione di qualsiasi emoderivato. Il rischio è stato ridotto dall’inattivazione virale attraverso il trattamento con calore dell’albumina sierica e delle proteine plasmatiche e dall’utilizzo di concentrati di fattore ricombinante.
Quando viene effettuata l’emotrasfusione?
L’emotrasfusione viene effettuata in casi di anemie acute o croniche, Successivamente, viene inserita una flebo in uno dei vasi sanguigni, attraverso cui si riceve il sangue. La trasfusione dura da 1 a 4 ore, anche quando la compatibilità tra il sangue donato e quello del ricevente è totale.
Quali sono i sintomi della reazione trasfusionale?
Il pronto riconoscimento di segni che suggeriscono una reazione trasfusionale e l’immediato riferimento alla banca del sangue sono fondamentali. I sintomi più frequenti sono costituiti da brividi, rigidità, febbre, dispnea, obnubilamento, orticaria, prurito e dolore lombare.
Come si può prevenire la reazione emolitica post-trasfusionale?
Se è sospettata una reazione emolitica acuta post-trasfusionale, la trasfusione deve essere sospesa e deve essere iniziata una terapia di supporto. L’obiettivo della terapia iniziale è quello di raggiungere e mantenere un’adeguata pressione arteriosa e un buon flusso renale con soluzione fisiologica allo 0,9% e furosemide EV.
Come si eseguono Durante la trasfusione, il sangue del donatore, precedentemente raccolto in una sacca, viene infuso nella vena del ricevente. La procedura può durare da una a quattro ore, in funzione di quanto sangue deve essere trasfuso.
Come si definisce la emotrasfusione?
L’ emotrasfusione si definisce eterologa quando donatore e ricevente sono due soggetti diversi, autologa se il donatore e il ricevente sono lo stesso soggetto (utilizzata soprattutto nei casi di autotrasfusione post-operatoria).