Sommario
- 1 Come capire il nome dei composti?
- 2 Come si legge una formula chimica?
- 3 Cosa significa il suffisso orto?
- 4 Quando si usa il prefisso iso?
- 5 Come capire se un composto e molecolare o ionico?
- 6 Che differenza ce tra composti ionici e molecolari?
- 7 Quali sono i composti binari e ternari?
- 8 Quali sono gli esempi di composti?
- 9 Quali sono i composti presenti in natura?
Come capire il nome dei composti?
Per i composti binari, cioè formati da due elementi, il nome si costruisce indicando per primo l’elemento scritto a destra (che è più negativo) con la desinenza -uro seguito dal nome dell’altro elemento. Fanno eccezione i composti dell’ossigeno, che vengono chiamati ossidi e non ossigenuri.
Come si legge una formula chimica?
La formula di un elemento è data dal suo simbolo corredato da un numero (indice) in basso a destra che indica quanti atomi ne costituiscono la molecola: per esempio O2 indica che la molecola dell’ossigeno è formata da 2 atomi (se l’indice è 1 viene omesso).
Che cosa sono i composti molecolari?
Un COMPOSTO è MOLECOLARE quando è costituito da ATOMI tenuti insieme da LEGAMI COVALENTI. La FORMULA CHIMICA ne esprime la composizione tramite i simboli chimici degli elementi.
Cosa significa il suffisso orto?
ὀρϑός «diritto1»]. – 1. Primo elemento di numerose parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, che significa genericam. «retto, diritto», nelle varie accezioni in cui sono usati questi agg., e quindi anche «giusto, esatto, corretto, conforme alla regola o alla norma» e sim.
Quando si usa il prefisso iso?
Iso è un prefisso che usiamo per denominare un composto organico contenente tutti gli atomi di carbonio tranne uno che forma una catena continua. Possiamo usare questo prefisso per denominare composti aventi un minimo di 4 atomi di carbonio.
Come dare il nome ai sali?
La nomenclatura IUPAC dei sali binari prevede: che il composto prenda il nome dal non-metallo terminante in uro seguito dal nome del metallo, con l’utilizzo di opportuni prefissi che precedono entrambi i termini.
Come capire se un composto e molecolare o ionico?
Composti ionici sono fatti di legami ionici dove gli atomi sono attratti elettrostaticamente l’uno verso l’altro. Composti molecolari sono fatti di legami covalenti dove gli elettroni sono condivisi tra gli atomi coinvolti nella formazione.
Che differenza ce tra composti ionici e molecolari?
Cono buona approssimazione si può dire soltanto che la maggior parte dei composti ionici è formata da metalli combinati con non metalli, e gran parte dei composti molecolari derivano invece dalla combinazione fra due o più elementi non metallici.
Come riconoscere i composti ternari?
I composti ternari sono composti costituiti da tre diversi atomi e spesso uno e’ l’ossigeno. Per esempio il composto HClO3 è un composto ternario perché è costituito da H (idrogeno) Cl (cloro) ed O (ossigeno), H2SO4 è un composto ternario perché costituito da H (idrogeno) Zolfo (S) ed O (ossigeno).
Quali sono i composti binari e ternari?
I composti si dicono: binari se formati da due elementi; • ternari se costituiti da tre elementi. L’elemento più metallico, i cationi e gli atomi con numero di ossidazione positivo, si scrivono per primi, a sinistra nella formula.
Quali sono gli esempi di composti?
Alcuni esempi di composti sono: acqua distillata, sale da cucina, acetone, alcol etilico, zucchero, ammoniaca, urea. Ogni composto viene identificato da un codice formato da tre sequenze di numeri chiamato CAS (Chemical Abstract Service number).
Quali sono le caratteristiche dei composti organici?
Caratteristiche dei composti organici. I composti organici sono composti chimici formati da carbonio, idrogeno, ossigeno e talvolta da qualche eteroatomo (azoto, zolfo, fosforo, ecc.). L’atomo fondamentale dei composti organici è l’atomo di carbonio.
Quali sono i composti presenti in natura?
I composti presenti in natura sono più di 10 milioni. Alcuni esempi di composti sono: acqua distillata, sale da cucina, acetone, alcol etilico, zucchero, ammoniaca, urea. Ogni composto viene identificato da un codice formato da tre sequenze di numeri chiamato CAS (Chemical Abstract Service number). I composti e gli elementi chimici fanno parte