Come capire se si soffre di mutismo selettivo?
Cos’è il mutismo selettivo e come si riconosce
- Costante incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche in cui ci si aspetta che si parli nonostante si sia in grado di parlare in altre situazioni.
- La condizione interferisce con i risultati scolastici e con la comunicazione sociale.
Quando i bambini non vogliono parlare?
Il mutismo selettivo è la condizione in cui il bambino in particolari situazioni o con determinate persone smette di parlare. Non è conseguenza di un problema dello sviluppo intellettivo né dipende da un deficit dell’udito o da qualsiasi altra malattia organica.
Cosa fare in caso di mutismo selettivo?
L’obiettivo NON è di far già parlare il bambino, ma di consentirgli di sentirsi rilassato e a suo agio con voi. Sorridergli, fare cenni, sedergli vicino, parlargli dolcemente spesso aiuteranno il bambino a sentirsi più a suo agio. Anche fargli percepire che il suo essere muto è “ok” e accettabile potrà essere utile.
Come aiutare una bambina dal mutismo selettivo?
Alcuni bambini con Mutismo Selettivo non amano produrre rumori o suoni, anche meccanici; è utile abituarli a non temere di produrre suoni attraverso il gioco. Sempre attraverso il gioco, possono essere incoraggiati a fare rumore e a produrre suoni con la bocca (risate, soffi, fischi).
Quando preoccuparsi se un bambino non inizia a parlare?
Per identificare un bambino come parlatore tardivo è necessario che siano soddisfatti questi criteri: mancata comparsa della lallazione entro il primo anno di vita, vocabolario espressivo inferiore alle 50 parole a 24 mesi, nessuna combinazione di parole tra i 24 e i 30 mesi.
Perché il mutismo selettivo?
Le cause del disturbo non sono ancora del tutto chiare, ma possiamo dire che la predisposizione genetica, le influenze ambientali e alcune variabili dello sviluppo neurologico sono coinvolte nella sua comparsa. La cosa certa è che non è colpa dei genitori, che spesso tendono a sentirsi responsabili.