Sommario
Come conservare la mandevilla?
Durante i mesi freddi la dipladenia deve essere mantenuta intorno tra i 10 e i 14°C, dunque d’inverno è opportuno ricoverare la pianta al fresco, lontano dal riscaldamento domestico e dalle rigide temperature esterne. L’ideale è collocare la dipladenia all’interno delle scale, se ben illuminate da luce naturale.
Dove tenere la mia dipladenia in inverno?
Una volta arrivati i primi freddi autunnali e invernali, soprattutto notturni, la dipladenia dovrà essere tenuta sotto controllo. Sarebbe, infatti, preferibile coprirla con un telo nel caso di temperature inferiori ai dieci gradi. Infatti, al freddo durerà molto poco e i danni potrebbero essere irreversibili.
Dove mettere la mandevilla?
La Mandevilla predilige le posizioni all’aria aperta, ma mai sotto la luce diretta del sole. Una zona ombreggiata (mezz’ombra), al riparo da correnti, è ideale per vedere la propria pianta sempre in salute e pronta a stupire con il suo vigore.
Come proteggere la dipladenia dal freddo?
Nel caso in cui la pianta fosse posizionata in un terreno aperto o in un giardino che durante l’inverno è costantemente esposto alle basse temperature, al vento e al gelo, sarà bene proteggere la pianta con dei teli in plastica trasparente, che consentano di ripararla, ma al tempo stesso la mantengano esposta al sole e …
Che temperatura sopporta la dipladenia?
13°C
In inverno vanno ritirate all’interno praticamente in tutta la penisola visto che non sopportano temperature al di sotto degli 8°C. L’ideale però è mantenerle intorno ai 13°C.
Come coltivare la dipladenia in vaso?
Dipladenia cura e coltivazione Necessita di molta umidità, per questo al momento della sua coltivazione in vaso è opportuno lasciare della ghiaia nel sottovaso con un po’ di acqua. Il terriccio deve essere ricco di sostanze organiche, composto da terra da giardino, foglie, torba e un po’ di sabbia.
Quando e come si pota il Plumbago?
generalmente il plumbago si pota quando tutti i fiori sono appassiti, in autunno, accorciando tutti i rami di circa un terzo; successivamente si pratica una seconda potatura a fine inverno, per asportare i rami eventualmente rovinati dal freddo.