Sommario
Come difendersi dalla peronospora della vite?
Una volta riconosciute le parti secche o le muffe che possono rivelare la presenza della Peronospora della vite, l’unico rimedio efficace è l’adozione di fungicidi a base di rame (consentiti in agricoltura biologica), elemento che limita la crescita del fungo e lo uccide.
Come si manifesta l oidio della vite?
I primi sintomi visibili sulle foglie consistono in piccole macchie giallastre traslucide, le quali, con il passare del tempo, possono interessare totalmente o in parte la superficie fogliare, impedendone lo sviluppo e causando increspature necrotiche brunastre: i lembi si curvano verso l’alto, la foglia ingiallisce e …
Quando si manifesta la peronospora?
Il marciume grigio si verifica abitualmente in primavera, viceversa la peronospora larvata è particolarmente frequente nelle estati fresche e piovose che consentono attacchi tardivi.
Quando si inizia a fare i trattamenti alla vigna?
Tra i lavori nel vigneto, sono fondamentali i trattamenti fitosanitari che, da maggio ad agosto, vanno applicati per salvaguardare le viti dai numerosi parassiti che possono aggredirle: maggio e giugno, per esempio, sono i mesi più insidiosi per la peronospora.
Come difendersi dalla peronospora?
Il tipico trattamento anti peronospora è a base di prodotti rameici, come l’ossicloruro di rame. Se è vero che questo fungicida contrasta la malattia ed è consentito dal regolamento bio bisogna sapere anche che non bisogna abusarne, perché si accumula nel terreno.
Come si cura la botrite della vite?
Numerose pratiche agronomiche, quali la concimazione azotata e la gestione della parete fogliare, unite alle scelte d’impianto (portinnesto, sesto d’impianto, giacitura e sistema di potatura), contribuiscono a prevenire gli attacchi di botrite.
Come distinguere oidio e peronospora?
L’oidio è un fungo che attacca ogni genere di tessuto vegetale: foglie, infiorescenze, tralci ancora verdi e grappoli e, a differenza della peronospora, non necessita di un velo d’acqua per potersi diffondere; pertanto, migliori sono le condizioni climatiche (ventosità, assenza di pioggia, temperature elevate, bassa …
Quali trattamenti fare alla vite?
Nei vigneti che nello scorso anno hanno subito attacchi di escoriosi (Phomopsis viticola), in fase di germogliamento (abbozzi fogliari) andrà effettuato un intervento a base di mancozeb, metiram, pyraclostrobin o azoxystrobin che andrà ripetuto dopo circa 10 giorni, per colpire gli organi svernanti del fungo.
Quando si fanno i trattamenti alla vite?
I periodi migliori per farlo si concretizzano nei mesi di ottobre, novembre e marzo. Durante il primo anno di vita, la pianta deve essere assistita con cura. Bisognerà irrigarla e fertilizzarla con uno specifico concime a base di azoto, che favorirà lo sviluppo radicale e della chioma.