Sommario
Come è fatta la stella polare?
Il nome della stella che usiamo come riferimento è Polaris (o Alpha Ursae Minoris), una supergigante gialla con una massa pari a 4 volte e mezzo quella del nostro Sole. Appartiene a un sistema di tre o forse quattro stelle, ma gran parte della luce che vediamo appartiene ad una di esse.
Come si fa a riconoscere la stella polare?
Come riconoscere la Stella Polare Riconoscere e individuare la Stella Polare è abbastanza semplice: la Stella Polare è la stella alla coda del Piccolo Carro, il gruppo formato dalle sette più luminose della costellazione dell’Orsa Minore, facilmente riconoscibile perché assume la forma di un piccolo carretto.
Dove è la stella polare nel cielo?
La stella più brillante del cielo è Sirio, ben visibile nelle notti invernali. Polaris è tremila volte meno brillante di Sirio. Però come tutti sanno indica il nord, trovandosi esattamente nella posizione del polo nord celeste, ovvero il prolungamento dell’asse di rotazione della terra.
Quando inizia la formazione di una stella?
La formazione di una stella ha inizio quando una nube molecolare inizia a manifestare fenomeni di instabilità gravitazionale, spesso innescati dalle onde d’urto di una supernova o della collisione tra due galassie.
Qual è l’età della stella più vecchia?
Gran parte delle stelle ha un’età compresa tra 1 e 10 miliardi di anni. Vi sono stelle che però hanno età prossime a quella dell’Universo (13,7 miliardi di anni): la stella più vecchia conosciuta, HE 1523-0901, ha un’età stimata di 13,2 miliardi di anni..
Qual è la porzione visibile di una stella di sequenza principale?
La porzione visibile di una stella di sequenza principale è detta fotosfera e costituisce la superficie dell’astro. In questa zona il plasma stellare diviene trasparente ai fotoni luminosi e permette la propagazione delle radiazioni nello spazio .
Qual è la temperatura della stella?
La temperatura della stella determina l’entità della ionizzazione dei differenti elementi che la compongono, ed è pertanto misurata a partire dalle caratteristiche linee di assorbimento dello spettro stellare. Temperatura superficiale e magnitudine assoluta sono utilizzate nella classificazione stellare.