Sommario
Come è fatta una piastra a induzione?
Il fornello ad induzione è provvisto di una bobina conduttrice in cui è fatta scorrere una corrente elettrica alternata, ad una frequenza in genere situata tra i 20 kHz e i 50 kHz. La corrente elettrica alternata che scorre nel filo della bobina produce un campo magnetico altrettanto variabile nel tempo.
Quanto consuma un piano di cottura ad induzione?
Con un piano a induzione, invece, tenendo conto dell’efficienza al 90%, per cucinare servirebbero 450 kWh: una spesa di 92 euro in un anno nella bolletta della famiglia tipo. Guardando solo ai consumi non c’è dunque una convenienza rispetto al metano.
Come funziona un fornello ad induzione?
Il piano cottura a induzione funziona con la corrente elettrica: una bobina genera un campo magnetico, che produce calore direttamente nel fondo metallico della pentola, e che quindi si riscalda rapidamente, come si vede nello schema di funzionamento qui sotto.
Quanti kW servono per un piano cottura a induzione?
Ogni piano a induzione ha una potenza massima diversa. Normalmente i valori vanno da 3.7kw a 7.6kw che vengono distribuiti tra le varie zone di cottura. Ad esempio, una piastra da 3 che indica una potenza massima di 6kw può averla suddivisa in 2.4kw, 2.2kw e 1.4kw ciascuna.
Quali pentole non vanno bene per l induzione?
I materiali che funzionano bene con i piani a induzione sono il ferro e le leghe ferrose, come per esempio l’acciaio o la ghisa. L’alluminio invece — di cui è fatto per esempio il fondo di molte padelle antiaderenti — non va bene, e neanche le pentole in ceramica, pietra, rame o altri materiali non ferrosi.
Come usare pentole in terracotta su induzione?
Sono pentole in terracotta per induzione quindi? Sì, possono tranquillamente essere posizionate sui piani ad induzione, senza che vi sia la necessità di utilizzare alcuna piastra al di sotto. È possibile anche mettere queste pentole in terracotta in forno senza che si rovinino minimamente.