Sommario
Come fare un assorbente interno fai da te?
Piega diversi pezzi di carta igienica o di carta assorbente. Se hai a disposizione dei panni di carta, prendine abbastanza da creare una pila che abbia almeno 1-1,5 cm di spessore e la stessa larghezza di un normale assorbente. Se non riesci a trovare i panni di carta, impila diversi strappi di carta igienica.
Quanto deve stare dentro un assorbente interno?
Punta verso la parte bassa della schiena e spingilo dentro di qualche centimetro, finché non arrivi a toccare la vagina con le dita. Non avere paura di sporcarti: il sangue mestruale non contiene batteri e puoi sempre lavarti le mani una volta finito.
Come abituarsi all assorbente interno?
Avvicinate con le dita l’assorbente all’apertura vaginale, aiutandovi con la mano libera ad aprire le labbra il più possibile. Spingete l’assorbente nella cavità vaginale verso l’alto: sarà al suo posto quando non vi accorgerete più di averlo.
Cosa usare al posto dei Tampax?
Ecco quali sono le alternative eco-friendly per i giorni del ciclo.
- Coppetta mestruale.
- Assorbenti lavabili.
- Intimo assorbente lavabile.
- Disco mestruale.
- Assorbenti e tamponi compostabili.
- Spugnette e tamponi soffici in spugna.
Perché mi da fastidio l’assorbente interno?
L’assorbente interno non provoca fastidio se inserito correttamente, perché si adatta al corpo. È consigliabile cambiare il tampone ogni due-quattro ore; bisogna comunque regolarsi in base alla necessità e all’abbondanza del ciclo.
Come faccio a sapere se ho messo bene l’assorbente interno?
Detto questo il segnale che l’assorbente interno sia inserito nel modo corretto sta nel non avvertirlo: se la sensazione di comfort è totale vuol dire l’inserimento è stato fatto bene. Se al contrario “senti” il tampone, se hai fastidi o doloretti di qualsiasi tipo vuol dire che qualcosa è andato storto.