Sommario
Come farsi rimborsare le marche da bollo?
Il pagamento delle tasse in genere è contraddistinto da un principio di equità. Lo Stato ha tutto il diritto di chiedere, anzi di esigere il pagamento delle imposte, ma l’importo è determinabile a priori e non può pretendere un pagamento superiore a quanto stabilito.
Come si può incassare l’assegno?
Per incassare l’assegno è possibile recarsi presso la propria banca oppure presso uno sportello della banca che lo ha emesso. Se, invece, non si possiede un conto corrente, l’unico modo per incassare è quello di andare nella banca che ha emesso l’assegno.
Come fare l’assegno bancario non incassato?
Assegno bancario non incassato: che fare? A sintesi di quanto appena detto possiamo quindi dire che, se anche l’assegno bancario non è stato incassato nei primi mesi, ciò non toglie che il possessore possa chiederne il pagamento in un momento successivo.
Come si può ottenere l’assegno rimasto impagato?
L’assegno rimasto impagato infatti costituisce già un valido titolo per ottenere il pagamento da chi lo ha emesso: il beneficiario che lo ha portato all’incasso e non è stato soddisfatto potrà direttamente notificare al proprio debitore, cioè all’emittente dell’assegno risultato scoperto, un atto di precetto.
Come può essere presentato il ricorso?
Requisiti del ricorso Il ricorso può essere presentato: solo da chi ha un interesse concreto e attuale a ricorrere; in carta semplice con sottoscrizione dell’interessato;
Quando deve essere presentato il ricorso all’INPS?
Il ricorso all’Inps può essere presentato entro 90 giorni, che decorrono dalla data di ricezione della comunicazione del provvedimento dell’Inps. La comunicazione deve obbligatoriamente contenere, oltre al termine di scadenza per la proposizione del ricorso, anche l’organo al quale deve essere indirizzato.
Quali sono i termini per la presentazione del ricorso tributario?
I termini per la presentazione del ricorso tributario vengono definiti perentori, cioè devono essere assolutamente rispettati affinchè il ricorso produca effetti. Perciò, non si possono considerare rispettati nemmeno nel caso di presentazione del ricorso il 61° giorno successivo alla notifica.
Quando deve essere proposto il ricorso per la restituzione?
Il ricorso deve essere proposto, a pena di inammissibilità, entro sessanta giorni dalla data di notificazione dell’atto. In caso di rifiuto tacito della restituzione di tributi, sanzioni pecuniarie ed interessi o altri accessori non dovuti, può essere proposto dopo novanta giorni dalla domanda di restituzione (art. 21, D. Lgs. n° 546/92).