Sommario
Come funziona la cistografia?
La cistografia si basa sul riempimento della vescica con una sostanza opaca ai raggi X (mezzo di contrasto), attraverso un piccolo tubicino (catetere) posizionato attraverso l’uretra. Successivamente, in base al quesito clinico, vengono raccolte diverse immagini radiografiche.
Chi esegue la cistografia?
L’esame è effettuato direttamente dal radiologo. Vengono introdotti circa 250cc. di mezzo di contrasto iodato attraverso un catetere che viene posizionato in vescica da un infermiere. Al termine dell’esame il catetere viene rimosso per eseguire ulteriori radiografie durante la minzione.
Come si fa la biopsia alla vescica?
Lo strumento per la biopsia viene inserito nella vescica attraverso un cistoscopio; possono essere utilizzati strumenti rigidi o flessibili. Il sito della biopsia viene coagulato per prevenire le emorragie. Un catetere di drenaggio viene lasciato in sede per facilitare la guarigione e l’eliminazione dei coaguli.
Come si effettua la cistografia?
La cistografia si basa sul riempimento della vescica con una sostanza opaca ai raggi X (mezzo di contrasto), attraverso un piccolo tubicino (catetere) posizionato attraverso l’uretra. Successivamente, in base al quesito clinico, vengono raccolte diverse immagini radiografiche.
Come si effettua l’esame di cistografia minzionale?
Scattando radiogrammi durante lo svuotamento della vescica (cistografia minzionale), poi, quest’esame risulta indicato per lo studio delle alterazioni della dinamica della minzione, come ostruzioni del canale uretrale, incontinenza urinaria e prolasso vescicale.
Come funziona una cistoscopia a scopo diagnostico?
Dopo una cistoscopia a scopo diagnostico il paziente può riprendere la vita abituale, senza tuttavia fare sforzi eccessivi e con l’accortezza di bere molta acqua per alleviare il fastidio e favorire l’emissione di urina. Bagni caldi possono aiutare a lenire il bruciore a livello dell’ uretra.
Cosa succede dopo la cistoscopia flessibile?
Dopo l’esecuzione della cistoscopia flessibile, rare volte i pazienti possono avvertire bruciore durante la minzione o emettere urina rosata. Il minimo rischio di infezione legato alla procedura può essere ridotto con la somministrazione dell’antibiotico dopo l’esame.