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Tipici nomi islandesi Per esempio un uomo chiamato Jón Einarsson ha un figlio chiamato Ólafur. Il cognome di Ólafur non sarà Einarsson, come quello di suo padre: egli diverrà Jónsson, letteralmente indicante che Ólafur è il figlio di Jón (Jóns + son). La stessa pratica è usata per le figlie.
Come si costruisce un patronimico?
patronimico Nome o cognome derivato dal nome del padre per mezzo di un suffisso. Così per es., presso gli antichi Greci, Eacide, Pelide, Atride, cioè «figlio di Eaco , di Peleo , di Atreo».
Cosa vuol dire Dottir?
Gli islandesi usano il sistema patronimico: il nome del padre è combinato con il termine dóttir (significa figlia, usato per le ragazze) o figlio (per i ragazzi).
Come funzionano i cognomi in Norvegia?
Cognome dei figli I figli ottengono il cognome comune dei genitori. Se i genitori portano cognomi diversi, i genitori sono tenuti a notificare entro nove mesi dalla nascita il cognome che inten- dono trasmettere al figlio. Se i genitori omettono tale notifica, il figlio ottiene il cogno- me della madre.
Perché i cognomi svedesi finiscono in Son?
In Islanda non si prende il cognome del padre, né tantomeno quello della madre, ma si utilizza un sistema ereditario basato sul nome. Il figlio avrà come cognome il nome di battesimo del padre più la desinenza “-son”.
CHE COSA SONO I patronimici e gli epiteti?
Gli epiteti servono al lettore per riconoscere e ricordarsi meglio di quale personaggio si parla, oppure possono essere usati come soprannomi glorificati. Un esempio di epiteto è Achille “piè veloce” o “Pelide” (in riferimento al suo patronimico) oppure Lorenzo “il Magnifico”.
Come funziona il patronimico?
Il patronimico è un modo di indicare, nei dati anagrafici, il vincolo con il proprio padre. Il “Pelide Achille” che studiavate a scuola nell’Iliade per esempio, era “Achille figlio di Peleo”. Il patronimico si forma aggiungendo al genitivo del nome del padre la desinenza “-son” per gli uomini e “-dóttir” per le donne.
Cosa significa Dottir in islandese?
In Islanda i cognomi sono principalmente patronimici, ma occasionalmente anche matronimici. Il cognome è formato dal nome del padre (o della madre) e dal suffisso “son” nel caso di un maschio o “dóttir” nel caso di una femmina.