Sommario
Come funzionano le radiazioni nucleari?
L’effetto delle radiazioni nucleari su materiale non vivente è dovuto sostanzialmente a due cause: la ionizzazione e conseguente rottura dei legami chimici e la trasmutazione di alcuni nuclei in altri elementi.
Cosa ferma le radiazioni nucleari?
La cosa più immediata è assumere compresse di ioduro di potassio, di cui gli abitanti di una zona in prossimità ad una centrale nucleare o ad un sito radioattivo farebbero bene ad essere forniti.
Come si generano le radiazioni nucleari?
Le principali fonti di radiazioni possono essere: sorgenti industriali (misuratori di densità, spessore ecc.), rilevatori di fumo o parafulmini, sorgenti ospedaliere derivanti da medicina di tipo nucleare (es. radioterapia) o materiali contaminati.
Qual è l’avvelenamento da radiazione?
L’avvelenamento da radiazione (chiamato anche male da raggi, malattia acuta da radiazione o più propriamente in clinica sindrome da radiazione acuta:SAR) designa un insieme di sintomi potenzialmente letali derivanti da un’esposizione dei tessuti biologici di una parte considerevole del corpo umano ad una forte dose di radiazioni ionizzanti.
Come si può invertire gli effetti delle radiazioni?
Attualmente non esiste un trattamento che consenta di invertire gli effetti delle radiazioni, si possono curare i sintomi che sono derivati dall’esposizione o le infezioni scaturite (tramite antibiotici).
Quali sono gli effetti delle radiazioni intense?
Ci sono comunque organi che risentono più di altri degli effetti delle radiazioni intense. Ecco quali. Midollo osseo. Vengono alterate le cellule che producono globuli bianchi, rossi e piastrine. Insorgono perciò anemie, infezioni ed emorragie. Se la dose è stata molto alta, anche la leucemia.
Come si differenzia la malattia acuta da radiazioni?
La malattia acuta da radiazioni insorge di solito in persone che hanno esposto l’intero corpo a dosi molto alte di radiazioni concentrate in un breve periodo di tempo. I medici differenziano la malattia acuta da radiazioni in tre gruppi (sindromi) in base al principale sistema organico colpito, sebbene la distinzione non sia sempre netta: