Sommario
Questa “proto-lavatrice”, ossia lavatrice preistorica, aveva una gabbia ottagonale in legno (una sorta di cestello), inserita in una scatola più grande, sempre in legno, riempita di acqua saponata. Per azionare il tutto si usava una manovella che faceva ruotare nell’acqua la scatola più piccola.
Quando nacque la prima lavatrice?
Numerosi storici però attribuiscono la paternità della lavabiancheria allo statunitense William Blackstone che, nel 1874, mise in commercio il suo modello – il quale, rispetto a quello di Bradford, disponeva di un asse dotato di pioli per muovere i panni – divenendo così il primo produttore mondiale di lavatrici.
Quando è stata inviata la lavatrice?
La lavatrice logorava chi non ce l’aveva, mi pare ovvio. La pubblicità che vedete è tratta da LCI del 1955, l’anno della rivoluzione dei costumi, del boom economico, l’anno della messa in commercio della Fiat 600 (590.000 lire) che motorizzò l’Italia tutta.
Come si lavavano i panni prima della lavatrice?
I panni venivano messi nel mastello e venivano coperti con un vecchio lenzuolo, che serviva da filtro per evitare il contatto diretto con la cenere. Sopra il panno rovesciavamo, a poco a poco, la liscivia. Il liquido, filtrato dal tessuto, bagnava il bucato e poi finiva dentro il secchio posto sotto il mastello.
Quando è arrivata la prima lavatrice in Italia?
Era il miracolo del progresso, che con una macchina, non a caso bianca, simboleggiava proprio il pulito. In Italia il primo modello di lavabiancheria moderna nasce nel 1945 dalle Officine Meccaniche Eden Fumagalli, azienda poi ribattezzata Candy.
Quando e dove è stata inventata la lavatrice?
Pare che l’antenato di questo elettrodomestico risalga al 1767, quando fu realizzata a Ratisbona (nell’attuale Germania) la prima macchina per lavare, un apparecchio in legno con una rudimentale centrifuga manuale.
Chi ha inventato l’asciugatrice?
Significava anche che i vestiti venivano lasciati con l’odore di fumo e coperti di fuliggine! Tuttavia, questo progetto di base rimane il fondamento delle asciugatrici di oggi. Un inventore americano, George Sampson, prese le basi del progetto di Pochon e fece alcuni miglioramenti.
Cosa serve per collegare la lavatrice?
Le uniche cose che vi serviranno saranno:
- Un attacco per l’acqua di lavaggio (se non c’è uno slot preimpostato potete usare il lavandino, magari sdoppiando l’ingresso, come per una lavastoviglie);
- Uno scarico per l’acqua sporca;
- Una presa elettrica, per ovvi motivi sollevata dal pavimento!