Come gli antichi consideravano la schiavitù?
Gli antichi greci consideravano gli schiavi quasi come “bestiame umano”. Erano acquisiti come bottino di guerra, venduti all’asta e utilizzati nei lavori più duri, come nelle miniere. Tuttavia, alcuni schiavi riuscivano a progredire e a raggiungere la libertà
Quali erano i principali motivi per cui un uomo poteva diventare uno schiavo?
I motivi principali erano: come prigionieri di guerra, caduti in proprietà dello Stato, venivano venduti al miglior offerente; indebitamento: chi non poteva pagare i propri debiti diventava proprietà del creditore, dopo il relativo periodo di prigionia, oppure veniva venduto direttamente sui mercati.
Che rapporto esiste per Aristotele tra gli schiavi e gli animali domestici?
E tuttavia, a causa della nefasta fortuna di cui ha goduto nei secoli, la posizione aristotelica ha comunque contribuito a giustificare il ricorso alla schiavitù quale approccio “naturale” nei confronti dell’Altro. [I, 4-5] Gli schiavi e gli animali domestici sono quasi uguali e rendono su per giù gli stessi servizi.
Come venivano trattati gli schiavi nell’antichità?
Frequente era il ricorso alla fustigazione (sferza, scudiscio e il terribile flagello, frusta a nodi), alla rasatura della testa, fino alla tortura vera e propria: l’ustione mediante lamine di metallo incandescenti, la frattura violenta degli stinchi, la mutilazione, l’eculeo (strumento in legno che stirava il corpo …
Perché i greci consideravano la schiavitù qualcosa di naturale?
Questa spiegazione è ripresa anche da Platone e da Aristotele nella Politica dove sviluppa il concetto di schiavitù naturale, in cui «l’essere che può prevedere con l’intelligenza è capo per natura, è padrone per natura, mentre quello che può col corpo faticare, è soggetto e quindi per natura schiavo».
Chi diventa schiavo?
schiavitù per debiti: un debitore, se non era in grado di rimborsare il proprio creditore, poteva diventare egli stesso una sua proprietà. schiavitù mercantile: lo schiavo, per lo più prigioniero di guerra, o vittima dei pirati o nato in casa, veniva comprato o venduto.
Cosa pensava Aristotele degli schiavi?
Aristotele parte dal concetto che lo schiavo è un essere che per natura non appartiene a se stesso ma ad altri, pur essendo uomo; e appartiene a un altro chi, pur essendo uomo, è oggetto di proprietà (Pol. I, 4).