Sommario
Come possiamo misurare la volatilità?
Anche se esistono tanti diversi metodi per poter misurare la volatilità, vogliamo oggi concentrarci sulla misura denominata ATR (Average True Range). In successivi approfondimenti tratteremo invece dei metodi alternativi, come le bande di Bollinger o le medie mobili.
Come si calcola la volatilità?
La volatilità : come si calcola e come si usa. La volatilità di uno strumento finanziario è definibile come lo scostamento medio dei rendimenti rispetto al loro valore medio. In pratica essa è misurata attraverso l’indicatore statistico noto come “scarto quadratico medio” o “deviazione standard”. Il calcolo della volatilità può essere fatto
Qual è la definizione di volatilità?
Nella finanza moderna, per volatilità s’intende l’ampiezza del cambiamento di prezzo di un titolo in un determinato periodo di tempo. Questa definizione, però,
Qual è la volatilità storica?
La volatilità storica, indicata anche con l’acronimo HV (Historical Volatility) è una misura statistica della volatilità di un titolo o di altri strumenti finanziari in riferimento ad un determinato periodo di tempo. Per la sua determinazione è necessario stabilire un periodo di tempo da usare come riferimento.
Come calcolare la volatilità?
Nella finanza moderna, per volatilità s’intende l’ampiezza del cambiamento di prezzo di un titolo in un determinato periodo di tempo. Questa definizione, però, non basta per farci capire i suoi aspetti più importanti e peculiari. E riuscire a calcolare la volatilità non è una cosa semplice e veloce!
Come calcolare la volatilità di un titolo?
Fondamentalmente, esistono due modi per calcolare la volatilità di un titolo: tenendo conto delle variazione del prezzo giornaliero e di come il prezzo di chiusura varia nel tempo rispetto alla sua media.
Qual è la volatilità di uno strumento finanziario?
La volatilità di uno strumento finanziario è definibile come lo scostamento medio dei rendimenti rispetto al loro valore medio. In pratica essa è misurata attraverso l’indicatore statistico noto come “scarto quadratico medio” o “deviazione standard”.