Sommario
Come produrre chiodi di garofano?
Vengono immersi in acqua bollente per pochi minuti e poi essiccati al sole finché, da rossi che erano, divengono rosso scuro, ruvidi al tatto, perdono due terzi del loro peso e, se schiacciati fra le dita, lasciano tracce oleose e sprigionano l’aroma. Un albero produce in media 3 kg di chiodi l’anno.
Dove si coltivano i chiodi di garofano?
Verso la fine del 1800 le prime piante di chiodi di garofano iniziarono a essere esportate in luoghi esotici quali l’isola di Zanzibar, l’arcipelago delle Antille, le isole Mauritius. Oggi questa spezia è coltivata nelle aree tropicali di Sudamerica, Africa e Asia.
Come si piantano i chiodi di garofano?
A primavera, una volta scongiurato il pericolo di gelate, è possibile collocare queste piante all’aperto. La pianta dei chiodi di garofano andrebbe posta a dimora in un luogo piuttosto ombreggiato; il terreno ideale è moderatamente umido, ben drenato e con un pH tendente all’acido.
Come fare le piantine di garofano?
Prelevate gli steli fioriferi più forti che abbiano 4 o 5 paia di foglie. Le talee di garofano dovranno avere una lunghezza di circa 10 cm. 2). Le talee vanno prelevate con un coltello ben affilato, il taglio deve essere longitudinale in modo da ottenere una maggiore superficie di callo per facilitare la radicazione.
Quali sono le varietà di ibisco?
La pianta è a foglia caduca, ovvero perde l’apparato fogliare durante l’autunno. Nelle zone fredde viene coltivata all’interno, mentre nelle regioni con clima mite viene coltivata all’esterno, sia in giardino che su terrazzi e balconi. Alcune varietà di ibisco, come l’hibiscus rosainsensis, sono perenni, cioè sempreverdi.
Come coltivare l’ibisco in vaso?
L’ibisco può essere coltivato in vaso, ponendolo in un recipiente capiente; va rinvasato ogni 2-4 anni. L’hibiscus gradisce terreni ricchi di humus, umidi, permeabili e ben drenati. La pianta può essere facilmente coltivata in vasi di grandi dimensioni.
Quali sono le proprietà delle radici di ibisco?
Ibisco coltivazione – Hibiscus: Proprietà e simboli. Gli antichi attribuivano proprietà officinali alle radici di ibisco. Si consigliava di cuocerle nel vino e di assumerle per combattere le malattie dell’apparato respiratorio. Sembra che le radici, per gli antichi, avessero anche la proprietà di curare la sciatica e anche altri malanni.
Qual è il concime ideale per l’ibisco?
Sul fondo del vaso meglio mettere uno strato di ghiaietto per favorire il drenaggio. Con il caldo sono utili anche le nebulizzazioni fogliari. Il concime ideale per l’ibisco può essere organico e a base di foglie e di stallatico da interrare ai piedi della pianta, o chimico e specifico per piante fiorite.