Sommario
- 1 Come può essere licenziato il dipendente durante la malattia?
- 2 Qual è possibile il licenziamento per giusta causa del dipendente?
- 3 Come si può licenziare un dipendente sostenendo che la sua mansione è soppressa?
- 4 Qual è il licenziamento disciplinare del dipendente?
- 5 Qual è il licenziamento e la indennità di disoccupazione?
- 6 Quando può licenziare il dipendente?
- 7 Qual è la giusta causa per il licenziamento disciplinare?
Come può essere licenziato il dipendente durante la malattia?
Durante la malattia, il dipendente può essere licenziato per giustificato motivo oggettivo dovuto a una sopravvenuta infermità permanente (o di cui non è determinata né determinabile la guarigione) sorta per ragioni che non dipendono dalle condizioni lavorative, tale da comportare l’inidoneità (anche parziale) alle mansioni assegnategli.
Cosa prevede il licenziamento del dipendente malato?
Il divieto di licenziamento del dipendente malato. La legge stabilisce il diritto del dipendente ad assentarsi dal lavoro per tutto il tempo in cui è malato ed in quello necessario alla convalescenza. Durante tale periodo ha comunque diritto allo stipendio che, seppur anticipato dal datore di lavoro, viene da questo recuperato tramite l’Inps.
Qual è possibile il licenziamento per giusta causa del dipendente?
Oltre al superamento del periodo di comporto, la giurisprudenza ha riconosciuto possibile il licenziamento per giusta causa del dipendente in malattia quando questi, durante la malattia stessa, ha commesso condotte illecite, tanto gravi da ledere il rapporto di fiducia.
Come si può licenziare un dipendente malato?
La legge vieta il licenziamento del dipendente malato. Solo in due casi si può licenziare per malattia: quando l’assenza supera la durata massima prevista dal contratto collettivo o se, benché l’assenza sia inferiore a tale limite, essa comporti un grave pregiudizio per l’organizzazione dell’azienda.
Come si può licenziare un dipendente sostenendo che la sua mansione è soppressa?
Non si può, in altri termini, licenziare un dipendente sostenendo che la sua mansione è stata soppressa, e dopo poco assumerne un altro con la stessa funzione oppure esternalizzare il rapporto con una ditta esterna di monocommittenza per nascondere, in realtà, un rapporto subordinato.
Quando si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
Quando si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato. Per legge, solo in due casi si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato: per comportamento colpevole o in malafede del lavoratore: è il cosiddetto licenziamento disciplinare. A seconda poi della maggiore o minore gravità del fatto posto dal dipendente si parla di:
Qual è il licenziamento disciplinare del dipendente?
Licenziamento disciplinare del dipendente a tempo indeterminato. Come abbiamo appena detto, il licenziamento disciplinare è quello determinato da un comportamento colpevole o in malafede del dipendente. In entrambi i casi, il lavoratore perde il diritto al posto di lavoro, ma a seconda della gravità della sua condotta, egli subisce:
Come si deve licenziare il lavoratore?
Trascorso tale periodo, comunque, il datore di lavoro non è obbligato a licenziare il lavoratore, ma ne ha soltanto la facoltà: non è dunque corretto affermare che dopo un tot di giorni di malattia si venga licenziati, poiché la cessazione del rapporto non è automatica.
Qual è il licenziamento e la indennità di disoccupazione?
LICENZIAMENTO E INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE (NASPI) Il licenziamento per superamento del periodo di comporto dà diritto ai lavoratori dipendenti all’accesso all’indennità di disoccupazione. Recentemente questa indennità è stata denominata NASPI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego).
Come si può licenziare il dipendente malato?
Si può però licenziare il dipendente malato, anche durante il periodo in cui sta a casa, per altre ragioni non legate alla malattia come, ad esempio, una crisi aziendale o la ristrutturazione interna (cosiddetto licenziamento per giustificato motivo oggettivo) o una grave colpa da questi commessa (cosiddetto licenziamento disciplinare).
Quando può licenziare il dipendente?
Durante questo arco temporale il datore di lavoro può licenziare il dipendente solo quando ricorrono una giusta causa o un giustificato motivo oggettivo dovuto a sopravvenuta impossibilità della prestazione o a cessazione totale dell’attività d’impresa.
Quali sono le ragioni di un licenziamento?
In buona sostanza si viene licenziati e, solo per questo – a prescindere cioè dalle motivazioni – si ha diritto a ottenere la disoccupazione. Senza alcun pregiudizio sul curriculum visto che le ragioni di un licenziamento non figureranno da nessuna parte.
Qual è la giusta causa per il licenziamento disciplinare?
Dimissioni per giusta causa o licenziamento disciplinare: la Naspi, ossia il sussidio di disoccupazione, spetta sempre. Hai deciso di licenziarti: il tuo vecchio lavoro non ti sta più bene. L’azienda non paga puntualmente gli stipendi, il capo è ostile nei tuoi riguardi e i colleghi sono scansafatiche.