Sommario
Come riconoscere pellet umido?
Al tatto, se il pellet risulta duro da spezzare o non si sgrana strofinandolo con le dita, allora significa che ha una scarsa densità o una pasta umida. Il pellet acquistato deve sempre essere fornito di marchio certificativo, utile all’acquirente per poter riconoscere la bontà del prodotto.
Cosa succede se il pellet fa troppa cenere?
La fiamma durante i casi di cattiva combustione è grossissima, può portare ad un incendio all’interno del serbatoio pellet – cosa da non sottovalutare.
Quando la stufa a pellet non brucia bene?
Un sintomo visibile di una cattiva combustione è stufa a pellet vetro molto sporco. Il primo consiglio è quindi quello di scegliere un pellet di qualità con un basso contenuto di ceneri, certificato EnPlus. Un altro consiglio fondamentale è quello legato alla manutenzione e pulizia della stufa a pellet.
Quale pellet fa meno cenere?
Solitamente il pellet di faggio ha una resa maggiore, ma consuma di più e sviluppa anche quantità elevate di cenere. Invece il pellet di abete consuma poco e produce meno cenere, ma ha una resa leggermente inferiore.
Quanta cenere produce il pellet?
Ad esempio se viene riportato il valore del residuo ceneri allo 0,7%, vuoldire che un sacco da 15 kg produrrà circa 105 grammi di cenere.
Quando il pellet non brucia bene cosa significa?
Pellet non bruciato nel braciere: perchè accade Spesso, infatti il pellet acquistato a basso prezzo contiene un alto contenuto di ceneri residue, che dopo il processo di combustione, rimangono li intasando il braciere. Un sintomo visibile di una cattiva combustione è stufa a pellet vetro molto sporco.
Cosa succede se entra acqua nella canna fumaria?
Le infiltrazioni di acqua dalla canna fumaria possono essere una importante causa di degrado per la casa e vanno eliminate al più presto. Col tempo e l’usura, anche nelle strutture realizzate a regola d’arte, possono verificarsi rotture o crepe nelle quali si insinua l’acqua piovana.
Quali sono i tipi di pellet in commercio?
Esistono molti tipi di pellet in commercio: i migliori sono quelli con bassa percentuale di residuo fisso, poca umidità e composti da legni vergini. MAGAZINE MENU
Quanto umido è un pellet?
Più umido è il pellet, minore è il suo potere calorifico (parte della combustione servirà infatti per far evaporare l’umidità) e più sporcherà l’interno della camera di combustione. Un buon pellet dovrebbe avere un tasso di umidità non superiore all’8% (fonte www.altroconsumo.it).
Quali sono i valori di un pellet senza acqua?
Un pellet con un buon potere calorifico dovrebbe avere dei valori compresi fra 4,5 e 4,8 kWh/kg (16,5– 17,2 MJ/kg). A volte, erroneamente, sono riportati valori più elevati, come 5,2 kWh/kg (19 MJ/kg) che si riferiscono al pellet senza acqua (fonte www.enplus-pellets.it).
Quali sono le classi di pellet?
Il pellet viene quindi suddiviso in 3 categorie principali, Classe A1 (il migliore in assoluto), Classe A2 (di qualità media) e Classe B (qualità bassa). In Europa tra le certificazioni più importanti ci sono le italiane ENplus e Pellet Gold , che garantiscono standard elevati in tutti i passaggi della filiera.