Sommario
- 1 Come si ammortizzano i costi di ricerca e sviluppo?
- 2 Dove vanno i costi di pubblicità?
- 3 Come si patrimonializzano i costi di sviluppo?
- 4 Quali sono i costi di pubblicità?
- 5 Come si calcolano i costi d’impianto?
- 6 Qual è la procedura contabile per ripartire i costi pluriennali negli esercizi di competenza?
Come si ammortizzano i costi di ricerca e sviluppo?
L’OIC-24 è un principio contabile per il trattamento delle spese di ricerca e sviluppo nel bilancio di esercizio. In sintesi tale principio dispone che: I costi di ricerca di base non possono essere ammortizzati e vanno iscritti esclusivamente nel conto economico tra i costi di produzione.
Dove vanno i costi di pubblicità?
In linea generale, le spese di pubblicità rappresentano costi di periodo, da imputare a Conto economico nell’esercizio di sostenimento. La possibilità di procedere alla loro iscrizione nella voce B.I. 2 dello Stato patrimoniale è limitata a specifici casi indicati dal documento OIC n. 24.
Come ammortizzare i costi di impianto?
L’art. 2426 del Codice civile stabilisce che i costi di impianto ed ampliamento capitalizzati devono essere ammortizzati entro un periodo non superiore a 5 anni. La norma, dunque, fissa un limite massimo permettendo, quindi, un ammortamento anche in tempi più rapidi.
Come si patrimonializzano i costi di sviluppo?
Come si patrimonializza un costo in partita doppia? Un costo è patrimonializzato (o capitalizzato) quando viene registrato in aumento del valore del bene a quale si riferisce. Nel caso manchi il conto specifico a cui tali oneri accessori si riferiscono si può utilizzare il conto oneri pluriennali da ammortizzare.
Quali sono i costi di pubblicità?
Le spese di pubblicità e propaganda sono quelle spese relative alla pubblicizzazione di prodotti e servizi di un’azienda.
Quando si possono capitalizzare le spese di pubblicità?
In pratica, tali spese sono capitalizzabili nell’Attivo dello Stato patrimoniale a condizione che: sia dimostrata la loro utilità futura; esista una correlazione oggettiva con i relativi benefici futuri di cui godrà la società; • sia stimabile con ragionevole certezza la loro recuperabilità.
Come si calcolano i costi d’impianto?
I costi di impianto sono dati dalla somma del compenso (onorario) del professionista (commercialista, notaio, avvocato, ecc…) più le spese anticipate per la camera di commercio, il tribunale, il comune, ecc… . Il contributo di previdenza è sempre del 4% ed è calcolata sugli onorari.
Qual è la procedura contabile per ripartire i costi pluriennali negli esercizi di competenza?
L’ammortamento è il procedimento tecnico-contabile con il quale un costo pluriennale viene ripartito tra più esercizi facendolo concorrere, per quote, alla formazione del reddito dei singoli esercizi nei quali tale costo cederà la sua utilità.