Come si celebra il matrimonio in Turchia?
Il matrimonio turco non è la semplice unione di due persone, ma l’unione di due famiglie. Lo svolgimento del matrimonio turco è cadenzato da alcune tappe obbligatorie, come il Söz kesme (ufficializzazione della relazione), il Nişan (fidanzamento), il Kına gecesi (notte dell’hennè) e il Düğün (matrimonio).
Cosa significa la notte dell hennè?
L’enigmatica Kına gecesi o notte dell’hennè Il Kına gecesi è un simbolo molto forte per tutti i turchi, perché rappresenta la separazione definitiva con la famiglia d’origine. E’ un momento magico, chi vuole si fa spalmare l’hennè nelle mani, che, tenuto per tutta la notte, otterrà il ben noto colore rossiccio.
Perché i turchi si toccano i denti quando si spaventano?
Toccandosi i denti i turchi mimano il gesto di rimetterli a posto. Secondo una credenza popolare infatti un forte spavento può far cadere i denti superiori.
Chi celebra il matrimonio in Turchia?
Il matrimonio in Turchia Leader religiosi, siano essi muftì, preti o rabbini non hanno alcuna autorità per celebrare matrimoni con valenza civile, poiché le verifiche di rito, come la maggiore età dei coniugi o eventuali precedenti matrimoni, sono di totale competenza statale.
Perché i turchi lanciano acqua?
In Turchia è la goccia d’acqua che fa trab… In Turchia si butta un po’ di acqua dietro la macchina quando si parte. È un modo per dire che Dio ti proteggerà e che tornerai molto presto.
Quanto costa un affitto in Turchia?
Prezzi delle proprietà immobiliari in Turchia
Affitto mensile | [Modifica] |
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Appartamento (1 camera da letto) Fuori dal Centro Città | 2.072,14 TL |
Appartamento (3 camere da letto) in Centro Città | 5.818,89 TL |
Appartamento (3 camere da letto) Fuori dal Centro Città | 3.591,83 TL |
Prezzo di acquisto di un appartamento | [Modifica] |
Come funziona il divorzio in Turchia?
Il divorzio può essere richiesto da uno solo dei coniugi oppure congiuntamente. Nel primo caso, la richiesta di divorzio può essere accettata dall’altro coniuge oppure contestata. In seguito al divorzio, la donna riacquista il suo cognome, ma può essere autorizzata ad usare ancora quello del marito.