Sommario
Come si chiama una persona che si sacrifica?
sacrificante, anche come agg. e sost., solo nel sign. religioso, che o chi compie (o celebra) il sacrificio: il sacerdote sacrificante o il sacrificante. Part.
Qual è il sinonimo di sacrificare?
[privarsi di una cosa importante per uno scopo particolare o a favore di altri: s. gli affetti più cari; s. la carriera per la famiglia] ≈ ↓ privarsi (di), rinunciare (a). ↔ anteporre, preferire.
Chi si immola?
il rifl., far sacrificio di sé, offrirsi vittima: Cristo si immolò sul Calvario per la redenzione degli uomini; si immolarono alla patria combattendo eroicamente. [dal lat. immolare, comp. di in-¹ “sopra” e mola “farina di farro”] (io immòlo, ecc.).
Cosa vuol dire fare sacrifici?
Grave privazione o rinuncia, volontaria o imposta, a beni e necessità elementari, materiali o morali: per acquistare l’appartamento hanno dovuto fare molti s.; nella sua vita non ha conosciuto che sacrifici; ha raggiunto il successo a costo di grossi s.; una professione che richiede dedizione e spirito di sacrificio.
Che cosa è lo spirito di sacrificio?
L’abnegazione è uno spirito di sacrificio tale da portare alla negazione di sé e dei propri interessi, volto a una dedizione assoluta, completa.
Qual è il contrario di sacrificio?
↑ sofferenza, stento, tribolazione. ↔ agio, comodità. sacrificare (ant. o region.
Che cosa significa cumulare?
cumulare] (io cùmulo, ecc.). – Mettere insieme più cose, facendone un cumulo; ammassare (usato quasi soltanto in senso fig.; in senso proprio è più com. accumulare): odio che antico Su te cumularono gli anni ( Marradi ); c. uffici, incarichi, stipendî, proventi e sim., averne più di uno; c.
Quali funzioni avevano i sacrifici?
Da sempre nella storia i sacrifici (specie quelle umani) sono serviti per placare le ire di una divinità o per propiziarsene il favore, specie se “costretti” da un pericolo incombente, come la minaccia di un fenomeno naturale o una guerra.
Come avvenivano i sacrifici?
I sacrifici erano invece offerte di animali, i quali venivano sgozzati sull’altare. Per lo più si sacrificavano buoi, pecore, capre o altri animali domestici; le vittime dovevano essere bianche se offerte agli Dei superni e nere se offerte agli Dei sotterranei.