Sommario
Come si chiamano le pesche lisce?
Nettarina. Anche conosciuta come “pesca noce”, la nettarina è andata in palestra e poi è passata dall’estetista. Ha infatti polpa dura e soda, a tratti croccante, e una pelle così liscia che fa un baffo a qualsiasi pubblicità di rasoio femminile.
Che differenza c’è tra pesca e percoca?
Il nome percoca e il colore aranciato dei frutti ha portato alla falsa credenza, specialmente nell’Italia centro-settentrionale, dove il prodotto è meno comune, che si tratti d’un ibrido tra la pesca e l’albicocca; ma la percoca è in realtà una pesca a tutti gli effetti.
Come si chiama la pesca gialla?
La pesca percoca, conosciuta anche come percocca o pescocca, è una varietà di pesca a polpa gialla compatta e aderente al seme. Sono particolarmente note per la loro coltivazione in Campania, Puglia e Calabria. Sono le classiche pesche che vengono utilizzate per preparare frutta sciroppata, succhi e vino aromatizzato.
Come si chiamano le pesche piatte?
Con “pesca tabacchiera” o “saturnina” si indica una rara varietà di pesche, la cui produzione è tipica delle pendici dell’Etna, originaria in particolare delle Valli del Simeto e dell’Alcantara. E’ una pesca di taglia medio piccola, ha polpa bianca molto dolce e morbida.
Come si chiamano le pesche col pelo?
Tra le più note per qualità e di maggior consumo ci sono le pesche glabre, quelle senza pelo (appunto) come le nettarine, e le tomentose, che sono caratterizzate dalla morbida peluria. Se si ama il frutto profumato, bisogna orientarsi verso la pesca a polpa bianca, mentre più succose sono quelle a pasta gialla.
Perché si dice percoca?
Si tratta di una pesca gialla, dalla consistenza più dura rispetto a quella bianca, l’origine della parola è probabilmente legato al latino praecox, cioè precoce, in riferimento forse alla veloce maturazione del frutto.
Che contiene la percoca?
Composte da sali minerali (potassio, magnesio, calcio e fosforo) e vitamine (C, A, B1, B2, PP), sono consigliate per chi soffre di astenia o malattie al fegato. Con il basso valore energetico, solo 28 calorie per etto, sono particolarmente adatte ad essere inserite in qualunque regime alimentare.