Sommario
- 1 Come si cura la trombosi addominale?
- 2 Che cos’è la vena splenica?
- 3 Che cos’è l’arteria Splenica?
- 4 Quando compare uno dei sintomi classici da trombosi?
- 5 Quali sono i sintomi della trombosi nelle gambe?
- 6 Come si evita la trombosi?
- 7 Quali sono i diversi tipi di necrosi?
- 8 Cosa è necrosi colliquativa?
- 9 Come si svolge il processo di coagulazione?
Come si cura la trombosi addominale?
La terapia è in genere farmacologica, a base di anticoagulanti, farmaci in grado di fluidificare il sangue. Se non trattata, la trombosi può degenerare in sindrome post flebitica, una condizione grave e invalidante che si manifesta con gonfiore, varici, macchie scure sulla pelle, ulcere e fatica a camminare.
Che cos’è la vena splenica?
SPLENICA, VENA Vena che decorre vicino all’arteria omonima e, insieme alle vene mesenteriche superiore e inferiore riceve il sangue dallo stomaco, dall’intestino, dal pancreas, dalla milza e dalla cistifellea, per immetterlo non nella vena cava inferiore, ma in un grosso vaso che prende il nome di vena porta.
Che cos’è l’arteria Splenica?
L’arteria splenica è il vaso sanguigno principale che irrora la milza e il pancreas.
Come si definisce la trombosi?
Con il termine trombosi si indica la formazione, all’interno di un vaso sanguigno venoso o arterioso, di un coagulo di sangue o trombo, che va a bloccare parzialmente o totalmente il passaggio del sangue. La trombosi è alla base di gravi malattie come l’embolia polmonare, l’infarto cardiaco e l’ictus cerebrale.
Cosa sono le trombosi venose splancniche?
Le trombosi venose splancniche sono una manifestazione poco comune di tromboembolismo venoso in sedi inusuali. Numerose vene addominali possono essere coinvolte: la vena porta, le vene mesenteriche superiore o inferiore, la vena splenica e le vene sovraepatiche (quest’ultimo caso è anche noto come sindrome di Budd-Chiari).
Quando compare uno dei sintomi classici da trombosi?
Quando compare uno dei sintomi classici da trombosi, bisogna immediatamente rivolgersi al proprio medico o, se il gonfiore e il dolore sono molto intensi, andare direttamente al Pronto Soccorso. L’unico esame che permette di confermare la presenza di un trombo è l’ ecocolordoppler.
Quali sono i sintomi della trombosi nelle gambe?
Tendenzialmente i sintomi della trombosi nelle gambe vanno dal gonfiore all’arrossamento della parte colpita fino a dolore simile a un crampo, anche se può capitare che i segnali siano molto lievi; nel braccio, pur essendo molto rara, si manifesta con dolore e gonfiore (mano e braccia diventano anche molto bianchi).
Come si evita la trombosi?
CONSIGLI PER PREVENIRE LA TROMBOSI
- Indossare abiti e scarpe comodi.
- Durante la giornata, compiere frequenti esercizi fisici degli arti inferiori.
- Ritagliarsi un appuntamento quotidiano con una regolare attività fisica (è sufficiente una passeggiata di quaranta minuti a passo sostenuto)
- Abolire il fumo.
Cosa si intende per infarto intestinale?
Introduzione. L’infarto intestinale (od ischemia intestinale) è una condizione che si verifica quando i vasi sanguigni che confluiscono nell’intestino si contraggono o si ostruiscono, riducendo o interrompendo il necessario afflusso di sangue all’organo.
Perché viene un infarto intestinale?
Fattori che possono aumentare il rischio di incorrere in un infarto intestinale sono rappresentati da coronaropatia, valvulopatie, stati di ipercoagulabilità, condizioni infiammatorie (es. pancreatite, diverticolite ecc.), traumi, insufficienza renale, ipertensione portale e malattia da decompressione.
Quali sono i diversi tipi di necrosi?
Classificazione. I diversi tipi di necrosi si distinguono tra di loro per la forma e la struttura del tessuto danneggiato: necrosi coagulativa, colliquativa
Cosa è necrosi colliquativa?
necrosi colliquativa, è tipica dei focolai d’ infezione batterica e dell’ischemia del cervello. Il tessuto necrotico si presenta liquido e denso perché i detriti cellulari vengono digeriti causando la formazione di cavità.
Come si svolge il processo di coagulazione?
Il processo di coagulazione si svolge in 3 stadi essenziali: formazione dell’attivatore della protrombina, conversione della protrombina in trombina da parte dell’attivatore della protrombina in presenza di ioni calcio e azione della trombina sul fibrinogeno (o fattore I) trasformandolo in filamenti di fibrina (o fattore Ia).
Quali sono i disturbi della coagulazione acquisite?
I disturbi della coagulazione possono essere acquisiti o ereditari. Le principali cause delle coagulopatie acquisite sono la carenza di vitamina K , il diabete , la coagulazione intravascolare disseminata (abnorme attivazione del processo emocoagulatorio) e il sovradosaggio di anticoagulanti orali , ad esempio warfarin o eparina .