Sommario
Come si definisce la malattia?
malattia Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano.
Cosa vuol dire curarsi?
Nel rifl., curarsi, avere cura della propria salute: dovresti curarti meglio; o ricorrere a cure e prestazioni mediche: non ha i soldi per curarsi (con questa accezione, più com. farsi curare; e così: entrare in clinica per farsi c.; curarsi o farsi c. il fegato, i nervi, una disfunzione, ecc.).
Cosa vuol dire quando una malattia e cronica?
Cosa sono le malattie croniche Come suggerisce il termine stesso, con malattie croniche si fa riferimento a condizioni patologiche che colpiscono l’individuo, caratterizzate da un lungo decorso, e che richiedono un’assistenza a lungo termine.
Cosa vuole dire cronica?
In medicina, e nel linguaggio com., di malattia o condizione morbosa a lento decorso, e quindi con scarsa tendenza a raggiungere l’esito, cioè la guarigione, la morte, o l’adattamento a nuove condizioni di vita, attraverso l’instaurarsi di un nuovo equilibrio: soffrire di bronchite c., essere affetto da asma cronica.
Quali sono le cause delle malattie croniche?
Quali sono le cause delle malattie croniche? Esistono fattori di rischio, ovvero l’alimentazione scorretta, il fumo, l’abuso di alcol e la sedentarietà, che possono causare alcune malattie croniche come l’ipertensione, l’eccesso di colesterolo, la glicemia elevata e l’obesità.
Cosa è una malattia cronica?
Una malattia cronica è una malattia che presenta sintomi che non si risolvono nel tempo né giungono a miglioramento. Secondo la definizione del National Commission on Chronic Illness, sono croniche tutte quelle patologie “caratterizzate da un lento e progressivo declino delle normali funzioni fisiologiche”.
Quali sono i primi 3 giorni di malattia?
Nei primi 3 giorni di malattia, il lavoratore è generalmente retribuito, in parte o per intero, dal datore di lavoro: l’Inps non riconosce alcuna indennità economica. Questi primi 3 giorni sono detti periodo di carenza. La riduzione del pagamento dell’indennità varia comunque in base al contratto collettivo nazionale applicato.
Quando deve essere rilasciato il certificato di malattia?
Nel caso in cui, però, la trasmissione telematica non fosse possibile, il lavoratore deve farsi rilasciare il certificato medico in modalità cartacea: in questo caso, subentra quindi l’onere, entro due giorni dalla data del rilascio, di presentare o inviare il certificato di malattia all’INPS e al proprio datore di lavoro.
Come riconoscere la malattia ai lavoratori assicurati?
Sulla base della normativa vigente, l’INPS riconosce la prestazione di malattia ai lavoratori assicurati soltanto dal giorno di rilascio del certificato, il che implica che il medico – per legge – non può giustificare giorni di assenza antecedenti la visita e quindi il rilascio del certificato stesso.
Quando è pagata l’indennità di malattia?
L’indennità di malattia è pagata dall’Inps, nella generalità dei casi. Il datore di lavoro può però essere obbligato dal contratto collettivo a corrispondere un’integrazione. Normalmente, nei primi 3 giorni di assenza l’indennità è pagata dall’azienda: si tratta del cosiddetto periodo di carenza.