Sommario
Come si dice mendicante?
Mendicante (accattone, lavavetri, miserabile, pezzente, straccione)
Cosa vuol dire mendicita?
– Condizione di mendico o di mendicante: essere costretto, ridotto alla m.; vivere in una squallida mendicità. Con sign. concr., i mendicanti nel loro insieme: la m. vagabonda; asilo, ospizio, ricovero di m., istituti per ospitare gli indigenti.
Cosa vuol dire lacero?
– Lacerato, stracciato in più punti: biancheria l.; abito l., logoro, a brandelli, per il lungo uso; anche riferito alla persona: un vecchio tutto l., con le vesti lacere. Nel linguaggio medico, ferita l., che presenta i labbri sfrangiati, prodotta da uno strappo violento (v. anche lacero-contuso).
Cosa si intende per ferita lacero contusa?
Le ferite contuse e lacero-contuse sono prodotte da un corpo contundente di qualsiasi natura (bastone, ferro, urto contro pareti, sassi, impiglio in ingranaggi di macchine) in modo che si ha una ferita con margini irregolari, contusi, lacerati, con perdita di sostanza e, al disotto, un pestamento più o meno esteso dei …
Cosa vuol dire laceravano?
Colpire con violenza, dando la sensazione di una rottura traumatica, e, in senso più astratto, tormentare dolorosamente e acutamente, straziare: un urlo di sirena lacerò le nostre orecchie; i rimorsi le laceravano l’anima; essere lacerato dall’invidia, dal sospetto, ecc.; l.
Cosa vuol dire il termine lacerare?
[ridurre in brandelli] ≈ (non com.) rompere, (non com.) sbrindellare, sdrucire, squarciare, [riferito a carta e sim.] stracciare, [riferito a carta, tessuto e sim.]
Cosa è una lacerazione?
lacerazióne s. f. [dal lat. laceratio -onis]. – L’atto, e più spesso l’effetto del lacerare, del lacerarsi: le l. di una stoffa; resistenza alla l., attitudine di un foglio di carta, o di materie plastiche in fogli o in lastre, a resistere a forze che tendono a la-cerarli (viene determinata con speciali apparecchi).
Quando una ferita si dice che è profonda?
profonde: quando coinvolgono lo strato fasciale e le strutture che si trovano al disotto. penetranti: quando creano un tramite tra l’esterno e una delle grandi cavità dell’organismo (cranica, toracica, addominale) interne: quando interessano organi interni (fegato, milza, polmone, ecc.)