Come si fanno le potenze con i radicali?
Per elevare un radicale a potenza con esponente naturale (o intero) basta elevare a potenza il suo radicando. In simboli: ( n √a)k = n √ak. Naturalmente le due quantit`a devono essere definite (quindi ad esempio, se k < 0, deve essere a = 0). Ad esempio: ( 3 √2)2 = 3 √4 ; ( 3 √ −5)2 = 3 √25.
Come si chiama l’esponente della radice?
Si chiama radicale il simbolo , dove , numero intero positivo, si chiama indice del radicale, e è detto radicando. Un radicale si dice irriducibile se l’indice e l’esponente del radicando sono primi fra loro.
Come avviene la differenza tra radicali e coefficienti?
Somma e differenza di radicali. Le operazioni di addizione e sottrazione tra radicali possono avvenire solo se essi sono simili, cioè se hanno stesso indice e stesso radicando e, in tal caso, la somma/differenza sarà un nuovo radicale che avrà come radice la stessa radice e come coefficiente la somma dei coefficienti.
Qual è la proprietà dei radicali?
Proprietà dei radicali . Somma e differenza di radicali . Le operazioni di addizione e sottrazione tra radicali possono avvenire solo se essi sono simili, cioè se hanno stesso indice e stesso radicando e, in tal caso, la somma/differenza sarà un nuovo radicale che avrà come radice la stessa radice e come coefficiente la somma dei coefficienti.
Cosa sono i radicali in matematica?
I radicali in Matematica sono numeri definiti mediante radici con indice intero. I radicali possono essere espressi sotto forma di potenze con esponente fratto mediante una semplice regola, e godono di alcune proprietà che ne semplificano il calcolo.
Come si possono sommare i radicali simili?
Regola : Si possono sommare algebricamente solo i radicali simili, vale a dire solo i radicali che hanno stesso indice e stesso radicando. I radicali simili possono differire per il coefficiente che li precede. Regola : I radicali simili si sommano sommando algebricamente i loro coefficienti.