Sommario
- 1 Come si giustifica il licenziamento per riduzione del personale?
- 2 Come si può licenziare un dipendente sostenendo che la sua mansione è soppressa?
- 3 Qual è il licenziamento disciplinare del dipendente?
- 4 Quando viene intimato il licenziamento per giusta causa?
- 5 Quanto costa il licenziamento per il 2018?
- 6 Qual è la tassa sul licenziamento?
- 7 Qual è il licenziamento del datore di lavoro?
- 8 Come si effettua il licenziamento collettivo?
- 9 Come prevedeva il licenziamento?
- 10 Come si può richiedere il licenziamento disciplinare?
- 11 Quando si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
- 12 Quali sono i licenziamenti collettivi?
Come si giustifica il licenziamento per riduzione del personale?
Il licenziamento per riduzione del personale è determinato da ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa. Spesso le aziende giustificano i licenziamenti individuali alla fattispecie della giustificato motivo oggettivo.
Come si può licenziare un dipendente sostenendo che la sua mansione è soppressa?
Non si può, in altri termini, licenziare un dipendente sostenendo che la sua mansione è stata soppressa, e dopo poco assumerne un altro con la stessa funzione oppure esternalizzare il rapporto con una ditta esterna di monocommittenza per nascondere, in realtà, un rapporto subordinato.
Qual è il licenziamento disciplinare del dipendente?
Licenziamento disciplinare del dipendente a tempo indeterminato. Come abbiamo appena detto, il licenziamento disciplinare è quello determinato da un comportamento colpevole o in malafede del dipendente. In entrambi i casi, il lavoratore perde il diritto al posto di lavoro, ma a seconda della gravità della sua condotta, egli subisce:
Quando avrà effetto il licenziamento?
Il licenziamento avrà quindi effetto dal giorno successivo al ricevimento della lettera dell’azienda con cui comunica l’addio definitivo. In tale ipotesi non si ha quindi il periodo di preavviso (si pensi al furto in azienda, alla falsità dei certificati medici, alla timbratura del badge delegata al collega, ecc.);
Cosa prevede la legge sui licenziamenti individuali?
La legge sui licenziamenti individuali (L. n. 604/66) impone in particolare ai fini della validità del licenziamento il requisito della forma scritta, oltre all’obbligo di motivazione di cui in premessa: la comunicazione del licenziamento deve quindi contenere la specificazione dei motivi che lo hanno determinato.
Quando viene intimato il licenziamento per giusta causa?
Il licenziamento per giusta causa viene intimato dal datore di lavoro «qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto» (art. 2119 c.c., il cosiddetto licenziamento “in tronco”).
Quanto costa il licenziamento per il 2018?
La tassa sul licenziamento ammonta a 495,34 euro per il 2018, mentre ammontava a 489,95 euro annui, per gli anni 2015, 2016 e 2017, a 489,12 euro, per il 2014 ed a 483,80 euro, per il 2013.
Qual è la tassa sul licenziamento?
La tassa sul licenziamento, o ticket di licenziamento, è una tassa che il datore di lavoro deve pagare all’Inps se licenzia un lavoratore dipendente a tempo indeterminato: la tassa è però dovuta, oltreché nei casi di licenziamento, anche in alcune ipotesi di dimissioni del lavoratore, come quelle per giusta causa e per maternità, e in
Come si comunica il licenziamento al lavoratore?
Con il licenziamento la pubblica amministrazione, al pari di una qualsiasi azienda privata, estromette il dipendente dall’ente e termina il rapporto di lavoro. Comunicato il licenziamento al lavoratore, le parti non sono più legate da alcun obbligo reciproco.
Qual è il licenziamento per motivazione economica?
Il licenziamento per motivazione economica è l’atto con il quale il datore di lavoro interrompe unilateralmente (cioè senza accordo da parte del lavoratore) il rapporto di lavoro con il dipendente per motivi che non riguardano il comportamento di quest’ultimo, ma per ragioni che riguardano la riorganizzazione aziendale.
Qual è il licenziamento del datore di lavoro?
Il licenziamento è l’atto unilaterale del datore di lavoro che – senza che vi sia il consenso del dipendente – interrompe il rapporto di lavoro.
Come si effettua il licenziamento collettivo?
Esuberi e licenziamento collettivo. Ogni volta che il datore di lavoro deve effettuare un licenziamento collettivo deve rispettare alcune procedure e regole fissate da una normativa del 1991 [1]. In essa vengono stabiliti i criteri di scelta dei dipendenti da licenziare per primi.
Come prevedeva il licenziamento?
La normativa del licenziamento originariamente prevista dal codice civile prevedeva, come regola generale, la libera recedibilità dal rapporto di lavoro sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. L’unica forma di tutela per le parti era rappresentata dal preavviso,
Quali sono le fattispecie di licenziamento individuale plurimo?
Licenziamento individuale plurimo per giustificato motivo oggettivo (d. lav.) Fattispecie di Licenziamento caratterizzata dal «dato quantitativo» poiché, analogamente al Licenziamento collettivo [vedi], dal quale tuttavia va tenuto formalmente distinto, investe contestualmente una pluralità di lavoratori.
Qual è l’ipotesi di illegittimità del licenziamento?
Un’altra tipica ipotesi di illegittimità del licenziamento è nel caso di mancato rispetto della procedura imposta dalla legge. A tal fine il licenziamento è nullo quando: è intimato in forma verbale: il licenziamento orale è sempre illegittimo anche se fondato su validi ragioni. Il licenziamento deve dunque avvenire per iscritto.
Come si può richiedere il licenziamento disciplinare?
Questo significa che il licenziamento è possibile anche quando la mansione affidata al dipendente non venga ritenuta più utile. L’azienda dovrà, comunque, verificare prima di non poter adibire il lavoratore a una mansione diversa, anche di grado inferiore (cosiddetto repechage o ripescaggio ). Altrettanto dicasi per il licenziamento disciplinare.
Quando si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
Quando si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato. Per legge, solo in due casi si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato: per comportamento colpevole o in malafede del lavoratore: è il cosiddetto licenziamento disciplinare. A seconda poi della maggiore o minore gravità del fatto posto dal dipendente si parla di:
Quali sono i licenziamenti collettivi?
Licenziamenti collettivi. Il soggetto disabile viene tutelato in caso di licenziamento per riduzione del personale, licenziamento collettivo e soppressione del posto di lavoro a causa di motivi economici. In questi casi infatti, il dipendente non può essere licenziato se,
Cosa disciplina il licenziamento per le categorie protette?
L’articolo 10 della citata legge, disciplina il licenziamento per le categorie protette. In merito sono intervenute anche sentenze della Corte di Cassazione. E’ possibile licenziare il dipendente appartenente alle categorie protette: per giustificato motivo oggettivo e soggettivo, quindi anche per riduzioni di personale oppure per aggravamento