Sommario
Come si manifesta la lebbra?
La lebbra presenta un ventaglio molto ampio di manifestazioni cliniche, spesso dai confini sfumati, comprese tra due poli estremi: la forma tubercoloide e la forma lepromatosa. La forma di lebbra che si sviluppa è condizionata dal tipo di risposta immunitaria cellulo-mediata montata dall’ospite.
Qual è la diagnosi della lebbra?
Diagnosi. La diagnosi della lebbra è clinica e istologica. L’OMS definisce un caso di lebbra come quello di un individuo che mostri almeno uno dei seguenti criteri diagnostici: Presenza di una o più lesioni cutanee con alterazioni della sensibilità
Quando si sviluppa la lebbra lepromatosa?
La forma si sviluppa quando la reazione cellulo-mediata è scarsa o nulla, infatti spesso l’intradermoreazione di Mitsuda è negativa. La lebbra lepromatosa è una malattia sistemica, con coinvolgimento di molti organi. La lesione istologica è il “leproma”, formato da numerosi istiociti impacchettati contenenti una grande quantità di BH.
Come si tratta la lebbra in coltura?
La diagnosi si basa sulla biopsia; M. leprae e M. lepromatosis non crescono in coltura. Il trattamento dipende dalla forma di lebbra e utilizza regimi di associazione farmacologica che comprendono dapsone , rifampicina e clofazimina per multibacillare e dapsone e rifampicina per paucibacillare.
La lebbra può progressivamente danneggiare nervi, ossa, articolazioni e muscoli. Inoltre, l’evoluzione della malattia può associarsi all’insorgenza di macule, papule, bolle, noduli (definiti lepromi) e placche isolate o confluenti sulla pelle, cui sovente seguono ulcerazioni e distruzione dei tessuti.
Come si usano gli antibiotici per la lebbra?
Il trattamento dipende dal tipo di lebbra presente. Gli antibiotici vengono usati per trattare l’infezione. Si consiglia un trattamento a lungo termine con due o più tipi di antibiotici, di solito da sei mesi a un anno. Le persone con una grave forma di lebbra possono avere bisogno di prendere più antibiotici.
Quali sono i più antichi resti umani con lebbra?
I più antichi resti umani con segni indubbi di lebbra risalgono al II millennio a.C. e sono stati ritrovati nei siti archeologici di Balathal in India e Harappa in Pakistan. La lebbra fu descritta anche nell’antica Roma dagli autori Aulo Cornelio Celso (25 a.C.- 45 d.C.) e Plinio il Vecchio (23–79 d.C.).