Sommario
Come si prende la misura della cravatta?
Non esiste una misura numerica, ma a occhio. La lunghezza della cravatta non deve superare la linea della cintura, perché la punta dovrebbe restare sospesa qualche millimetro sopra la vita dei pantaloni.
Come deve essere la cravatta dello sposo?
La cravatta dello sposo, così come quella degli altri invitati, deve essere elegante ed impeccabile. Nelle cerimonie di nozze non deve mai “strafare”. La prima regola, dunque, è quella di bandire i colori troppo accesi e le fantasie estrose (la cravatta con i Simpson riservatela per l’addio al celibato).
A cosa serve la cravatta?
La cravatta è utile perché nasconde gli antiestetici bottoncini della camicia. Pare abbastanza plausibile che la cravatta, che si porta al collo, sia in qualche modo imparentata con la sciarpa, e la sciarpa sì che serve, ripara il collo dal freddo ed evita torcicolli e mal di gola.
Come si misura la larghezza della cravatta?
#2 Scegliete la larghezza della cravatta in base ai revers della giacca. Se l’equilibrio è la regola dell’eleganza, sarà facile capire come anche per la larghezza della cravatta ci siano degli accorgimenti da rispettare.
Come si chiamano le cravatte da sposo?
Il cerimoniale delle nozze prevede che lo sposo scelga tra la cravatta, il papillon e il plastron.
Quale cravatta con abito blu?
Abito blu tinta unita, va bene con le cravatte fantasia base blu e con cravatte anche estrose, vintage o come già detto molto colorate. I colori comunque consigliati sono i pastello, tutti perfetti per un vestito uomo blu.
Quando le donne hanno iniziato a indossare le cravatte?
Donna e cravatta: un rapporto che affonda le sue origini nel secolo 1600-1700, ai tempi della monarchia francese, quando la Duchessa di La Vallière indossò per la prima volta, con estrema disinvoltura, questo accessorio d’abbigliamento fino ad allora destinato soltanto all’uomo.