Come si prendeva il colera?
Trasmissione. Il colera è una malattia a trasmissione oro-fecale: può essere contratta in seguito all’ingestione di acqua o alimenti contaminati da materiale fecale di individui infetti (malati o portatori sani o convalescenti).
Quando si è diffuso il colera?
La prima grande pandemia di colera scoppiò nel 1817 proprio a Jessora e lungo il fiume Hugli raggiunse Calcutta. Di qui invase tutta l’India raggiungendo anche il Tibet. Dall’India, nel 1821 passò nell’isola di Ceylon e a Bombay, dove contagiò le truppe inglesi che erano stanziate lì.
Come si contrae il colera?
L’infezione si contrae consumando acqua o alimenti (in particolare, ortaggi e frutti di mare) contaminati dalle feci di soggetti malati, convalescenti o portatori. Pertanto, il colera si trasmette per via oro-fecale. Sintomi. Il colera ha un tempo d’incubazione che va da poche ore fino a cinque giorni, al termine del quale si manifestano i sintomi.
Qual è la soluzione migliore per curare colera?
L’errore più comune nella cura dei pazienti affetti da colera è quello di sottovalutare la velocità e il volume dei fluidi necessari. Nella maggior parte dei casi, il colera può essere trattato con successo con la sola soluzione reidratante orale che è molto efficace, sicura e semplice da gestire.
Qual è il tasso di mortalità di colera?
Se i pazienti affetti da colera vengono trattati rapidamente e correttamente, il tasso di mortalità è inferiore all’1%, con un leggero aumento nei bambini; tuttavia, senza trattamento, il tasso di mortalità sale al 50-60%.
Quali sono i vaccini contro il colera?
I vaccini contro il colera somministrati per via orale forniscono una protezione ragionevole per circa sei mesi e hanno il vantaggio di proteggere anche dall’infezione da Escherichia coli. Il trattamento primario consiste nella terapia di reidratazione orale, ovvero la sostituzione dei liquidi con soluzioni leggermente dolci e salati.