Sommario
Come si può trattare il rettocele?
Il trattamento del rettocele può essere di tipo medico per le forme iniziali, con lo scopo di combattere la stitichezza, ovvero una dieta ricca di fibre ed una adeguata idratazione giornaliera. Il trattamento riabilitativo mediante le tecniche di riabilitazione del pavimento pelvico, lo stesso peraltro può precedere e seguire la correzione
Quali sono le cause dell’incontinenza urinaria?
L’incontinenza urinaria interessa circa il 20-40% delle donne dopo il parto; il più delle volte è transitoria (scompare spontaneamente nel giro di un mese o poco più) e come vedremo in seguito è perlopiù “da sforzo”. Anche il prolasso dell’utero può causare incontinenza.
Quali sono le cause dell’incontinenza urinaria da rigurgito?
Le cause dell’incontinenza urinaria da rigurgito includono: tumori, stitichezza, iperplasia prostatica benigna e danni ai nervi. Anche il diabete, la sclerosi multipla e l’herpes zoster possono provocare questo problema. Incontinenza strutturale.
Qual è l’incontinenza urinaria da urgenza?
Incontinenza urinaria da urgenza. Questo tipo di incontinenza è accompagnato da un improvviso e forte bisogno di urinare, che non lascia abbastanza tempo per raggiungere il bagno (impossibilità di inibire, bloccare o rimandare lo stimolo ad urinare).
Quando il rettocele raggiunge 3 cm di diametro?
Nei casi di dissinergismo ano-rettale, è utile la riabilitazione della funzione dello sfintere mediante apposite ginnastiche (b iofeedback). Quando, invece, il rettocele abbia raggiunto dimensioni tali da provocare disturbi (in genere quando raggiunge i 3 cm o più), lo specialista a cui rivolgersi è il Chirurgo Proctologo.
Come si può favorire lo svuotamento del rettocele?
Tante donne ricorrono così all’uso delle mani per favorire lo svuotamento rettale: mediante la pressione con le dita sulla tumefazione in vagina la paziente favorisce lo svuotamento delle feci intrappolate nel rettocele. Talvolta deve ricorrere all’introduzione di un dito attraverso l’ano per favorire l’evacuazione (digitazione).
Qual è la forma più comune del rettocele?
Il rettocele di 1° grado (la forma più comune) è, in molti casi, privo di sintomi e segni degni di nota. Può capitare, infatti, che la paziente non sappia nemmeno di esserne affetta. Quando, però, la protrusione del retto all’interno della vagina si fa più severa, i sintomi caratteristici del rettocele si fanno evidenti.
Quali sono i sintomi rettali?
I sintomi rettali sono più frequenti ed includono la difficoltà all’evacuazione con notevoli sforzi a defecare, senso di evacuazione frammentata e di svuotamento parziale e/o incompleto.
Quali sono i rettocele di 2° grado?
Rettocele di 2° grado, o moderato. Caratteristiche: la porzione di retto che invade la vagina è notevole, e arriva quasi a raggiungere l’apertura vaginale. Rettocele di 3° grado, o grave. Caratteristiche: il retto fuoriesce dalla vagina, a causa della completa assenza di supporto da parte del setto retto-vaginale.