Come si può valutare la GFR?
La valutazione della GFR può inoltre aiutare il medico a capire il livello di malattia renale e a pianificare il trattamento migliore. La GRF permette la classificazione della funzionalità renale in 5 stadi, da G1 a G5. Si può ottenere una migliore valutazione del funzionamento del rene valutando contemporaneamente la perdita di albumina nelle
Qual è il risultato di e-GFR?
e-GFR (ml/min) = (140-età) x (peso in Kg)/(72 x sCr in mg/dl) Se il paziente è femmina il risultato va moltiplicato ulteriormente per 0,85. Questa formula non è aggiustata per la superficie corporea al contrario di CKD-EPI e MDRD (queste formule possono quindi essere utilizzate indipendentemente dalle dimensioni del paziente).
Qual è l’esame GFR?
L’esame GFR è prescritto ed eseguito per valutare e determinare un possibile danno renale o per monitorare la funzionalità dei reni in caso di malattia acuta o cronica. È di solito abbinato a quello della azotemia e della creatinina, tuttavia quest’ultimo è ritenuto meno affidabile
Qual è la sigla GFR?
La sigla GFR sta ad indicare precisamente il tasso di filtrazione glomerulare, un esame che serve per valutare quanta creatinina abbiamo nel sangue, più semplicemente valuta se la funzionalità dei reni è buona oppure no.
Quando deve essere effettuato il calcolo dell’EGFR?
Il calcolo dell’eGFR deve essere effettuato quando la funzionalità renale e la produzione della creatinina sono stabili. Se la creatinina è misurata in situazioni in cui la funzionalità renale subisce alterazioni molto rapide, ad esempio in caso di insufficienza renale acuta, la stima del tasso di filtrazione sarà scorretta e inutile.
Come aumentare l’EGFR?
L’eGFR può aumentare se il paziente assume specifici farmaci, come la gentamicina, il cisplatino e la cefoxitina oppure soffre di malattie che fanno diminuire la circolazione diretta verso i reni. Il calcolo dell’eGFR deve essere effettuato quando la funzionalità renale e la produzione della creatinina sono stabili.