Sommario
Come si svolge la vita monastica?
I monaci vivono una vita di preghiera e di lavoro, spesso manuale, ma con varianti di grande importanza a seconda del periodo storico, dell’ordine e della regola di riferimento, della regione nella quale si trovano. Si trovano monasteri anche presso altre religioni.
Qual è la regola di vita dei monaci benedettini ancora oggi?
I Capitoli XXXVI e XXXVII ordinano che la comunità monastica si deve prendere cura dei più deboli (malati, vecchi e giovani) che possono godere di dispense speciali dalla Regola, soprattutto per quanto concerne il cibo. Il Capitolo XXXVIII prescrive l’ascolto della lettura delle Sacre Scritture durante i pasti.
Cosa vuol dire vita monastica?
– Di monaci, che concerne i monaci, le monache, oppure il monastero: gli ordini m.; congregazione m.; lo stato m.; regola m.; vita m., la vita propria dei monaci, assorta nel silenzio, nella contemplazione e nella preghiera (per estens., vita appartata di chi si impone una dura disciplina di sacrificio o di studio).
Come vivono i monaci cistercensi?
La vita monastica dei monaci si viveva dentro la clausura. La loro spiritualità era diretta dalla regola: silenzio, disciplina, obbedienza all’abate, orario rigoroso distribuito tra numerosi uffici in comune, letture religiose e lavoro manuale. Inoltre, nell’abbazia viveva una seconda comunità, quella dei conversi.
Cosa fanno i monaci dopo la colazione?
Dopo aver mangiato riprendeva l’attività lavorativa (senza interruzione in inverno e con la sola interruzione dell’ufficio di nona d’estate) fino al Vespro (verso le sedici d’inverno, verso le diciotto d’estate), quando terminava il tempo del lavoro.
Cosa fanno i cistercensi?
I monaci cistercensi ritornarono al ritmo calmo delle stagioni e dei giorni, ai cibi frugali, ai vestiti disadorni, all’osservanza delle liturgie religiose.
Che lavoro facevano i cistercensi?
L’ordine ebbe un ruolo primario nelle crociate, alle quali presero parte anche monaci e abati con compiti diplomatici e di assistenza spirituale: la predicazione della seconda crociata venne affidata dal cistercense papa Eugenio III a Bernardo di Chiaravalle, che la sostenne eloquentemente a Vézelay e a Spira; l’ …
Cosa fanno i monaci di clausura?
Secondo la tradizione certosina, il “monaco del chiostro” ricerca la solitudine della cella per cercarvi Dio. La cella è un porto sicuro dove regnano la pace, il silenzio e la gioia. Se sono diversi i compiti ai quali il monaco si dedica durante la giornata, tutta la sua esistenza deve essere una preghiera continua.