Come sono utilizzate le radiazioni ionizzanti in radiologia?
Le applicazioni mediche delle radiazioni appartengono a due categorie fondamentali: la radiodiagnostica e la radioterapia. In ambito diagnostico sono usati i raggi X nella diagnostica radiologica e nella TAC; nella MOC si utilizzano o tubi RX o sorgenti radioattive sigillate.
Quali sono le radiazioni?
Sono radiazioni il calore sprigionato dalla resistenza di un forno tradizionale così come le onde di un forno a microonde, la luce visibile, le onde radio. Radiazioni sono anche i raggi X impiegati per esempio per una radiografia o i raggi gamma impiegati in esami diagnostici come la PET o emessi da alcuni elementi radioattivi.
Quali sono i possibili effetti dell’esposizione a radiazioni ionizzanti?
Alcuni possibili effetti deterministici dell’esposizione a radiazioni ionizzanti sono eritemi, necrosi cutanea, perdita dei capelli e dei peli, cataratta, sterilità, fino alla morte. Un’ esposizione a dosaggi particolarmente elevati provoca la sindrome acuta da radiazioni, con danni al midollo osseo, alle mucose intestinali e al sistema nervoso
Quali sono le radiazioni ionizzanti e il cancro?
Radiazioni ionizzanti e cancro. Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare il DNA delle cellule e alterare l’ambiente che le circonda. Da queste trasformazioni può prendere il via il processo che porta allo sviluppo del tumore. Le radiazioni ionizzanti sono un fattore di rischio riconosciuto per l’insorgenza del cancro.
Qual è la sensibilità alle radiazioni?
La sensibilità alle radiazioni varia da organo a organo: il midollo osseo e la tiroide sono quelli maggiormente soggetti alla trasformazione indotta dalle radiazioni, per questo alcune forme di leucemia e il cancro della tiroide sono le neoplasie che si verificano più frequentemente e più precocemente nelle persone esposte a radiazioni ionizzanti.