Sommario
Come trattare il flutter atriale?
Il trattamento del flutter atriale ha una duplice finalità: ridurre i sintomi (mediante il ripristino del normale ritmo cardiaco o il controllo della frequenza cardiaca durante l’aritmia) e prevenire la formazione di coaguli nel cuore (mediante una terapia con farmaci anticoagulanti).
Qual è la terapia del flutter?
La terapia del flutter va scelta caso per caso in base alla causa che la determina. Come intervento immediato è utile la cardioversione sincronica con corrente diretta a bassa energia, sempre minori di 50 joule; come terapia farmacologica si usano generalmente farmaci betabloccanti e calcioantagonisti per rallentare l’alta frequenza.
Quali sono le tecniche di ablazione tcrf?
Le tecniche di ablazione TCRF sono molteplici e talora possono impiegare i più recenti sistemi di mappaggio 3D elettroanatomico. Ad oggi tuttavia la più ampiamente diffusa è la tecnica fluoroscopica incentrata sull’ablazione dell’istmo cavo tricuspidalico.
Come si fa ablazione a radiofrequenza transcatetere?
Ablazione a radiofrequenza transcatetere. Si fa uso di un catetere che, una volta condotto fino al cuore, è in grado di infondere una scarica a radiofrequenza colpendo proprio l’area di miocardio che genera il flutter atriale.
Qual è la differenza tra flutter e fibrillazione?
Un’altra importante differenza tra flutter e fibrillazione, riguarda l’impatto che hanno sul ventricolo. Durante queste due forme aritmiche, parte degli impulsi viene bloccata a livello del nodo atrioventricolare, che ferma parte degli impulsi diretti verso il ventricolo.
Qual è la frequenza del battito atriale?
Rispetto alla fibrillazione atriale, le modificazioni del ritmo sono meno marcate. Infatti, se durante una fibrillazione atriale la frequenza del battito cardiaco atriale può raggiungere i 400 battiti al minuto, durante un flutter atriale la frequenza del battito cardiaco atriale può innalzarsi massimo fino a 240-300 battiti per minuto.