Sommario
Come uccideva il mostro di Firenze?
Spesso le vittime, soprattutto quelle maschili, subivano pure ferite d’arma bianca inferte post-mortem. In quattro dei duplici omicidi, l’assassino asportò il pube delle vittime femminili, servendosi di un’arma bianca; negli ultimi due casi tagliò e sottrasse ai corpi anche la mammella sinistra.
Come funziona la mente mafiosa?
La mente mafiosa si basa su un fondamentalismo psichico: quello di un sociocentrismo perverso che fa coincidere la famiglia interna (psichica) con quella esterna del gruppo (mafiosa).
Chi fu il mostro di Firenze?
Chi è Pietro Pacciani: l’uomo accusato di essere il Mostro Accusato, arrestato e condannato in primo grado dal tribunale di Firenze per sette degli otto duplici omicidi, Pacciani fu poi assolto in appello nel 1994.
Cosa faceva il mostro di Firenze?
L’uomo è stato uno dei protagonisti principali degli omicidi: considerato il principale sodale di Pacciani, si divertiva a sorprendere e uccidere le coppiette nella provincia di Firenze. Di lui si sa che di professione faceva il portalettere, nient’altro.
Cosa c’è dietro il mostro di Firenze?
Chi c’è dietro il Mostro di Firenze Pietro Pacciani poteva essere il Mostro di Firenze anche perché da giovane, aveva ucciso l’amante della sua fidanzata e perchè aveva violentato le proprie figlie avute dal suo matrimonio con Angiolina Manni.
Come si comporta una persona mafiosa?
Tanto per cominciare il mafioso è un uomo d’onore. Egli si presenta sempre come il massimo della integrità morale e della più calda affettuosa, sincera generosità. È una figura cordiale, rassicurante, pronta a farvi favori senza chiedere nulla in cambio.
Cosa significa atteggiamento mafioso?
Invece mafioso è ogni atteggiamento e comportamento, da chiunque adottato, di sopraffazione e dall’omertà, anche istituzionale, che ne deriva.
Chi ce Dietro il mostro di Firenze?
Pietro Pacciani
Pietro Pacciani classe 1925, era un contadino di Scandicci, cittadina in provincia di Firenze. Durante i processi si trasformò in un vero e proprio personaggio, per quanto spaventoso: le sue testimonianze in aula sono state ascoltate e riproposte dai media e dai programmi televisivi.
Cosa ha fatto Pietro Pacciani?
Per i giudici fiorentini, al termine del primo grado Pacciani fu ritenuto colpevole dei crimini di cui era accusato e per questo condannato alla pena dell’ergastolo. Fu ritenuto non colpevole solo del primo duplice omicidio commesso nel 1968 e che aprì ufficialmente la lunga scia di sangue).
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