Come usare i fiori di biancospino?
Viene usato, soprattutto sotto forma di infuso, come ansiolitico e sedativo, grazie alle sue proprietà calmanti del sistema nervoso centrale in grado di mitigare o sedare stati ansiosi, irritabilità, forte emotività associata a questi stati.
Come conservare i fiori di biancospino?
I fiori di biancospino devono essere asciugati in un luogo buio con accesso illimitato all’aria aperta. Il contenitore di stoccaggio ottimale: scatole di cartone, il cui fondo è coperto di carta. Una piccola quantità di fiori secchi perfettamente conservati in un sacchetto di lino.
Cosa fare con le bacche di biancospino?
Con le bacche di Biancospino è possibile preparare dolci tisane o infusi,ideali da bere la sera prima di andare a dormire così da sfruttare le proprietà rilassanti e riequilibranti. I decotti, invece, possono essere preparati anche con lacorteccia.
Come si fa la tisana di biancospino?
Come preparare la tisana di biancospino Si prepara un infuso di biancospino con 2 g di fiori tritati in 150 ml di acqua bollente. Si lasciano in infusione per circa 15 minuti e si filtra.
Come conservare le bacche di biancospino?
Imballate le bacche in piccole porzioni in sacchetti di plastica, togliete l’aria da esse il più possibile e legatele saldamente. Questo proteggerà il biancospino dall’assorbire gli odori estranei. Trova un posto spazioso nel freezer e metti il frutto del biancospino. Possono essere conservati lì per almeno un anno.
Quali sono le proprietà del biancospino?
Ricco di proprietà benefiche, il biancospino è un antiossidante naturale, aiuta il cuore e la circolazione, calma gli stati d’ansia, promuove la digestione, e favorisce il sonno. Scopri le proprietà del biancospino.
Come si consiglia l’assunzione di biancospino?
L’assunzione di biancospino viene suggerita anche per proteggere la salute dall’aumento dei rischi corsi da cuore e arterie tipico della menopausa. Le proposte d’uso del biancospino vanno però anche oltre la protezione del benessere cardiovascolare.
Come funziona il biancospino sul cuore?
Il biancospino interferisce con l’azione della digossina – principio attivo utilizzato in caso di aritmie – e quindi potenzia gli effetti della digitale (Digitalis purpurea, pianta erbacea biennale) sul cuore, e amplifica l’azione dei farmaci betabloccanti utilizzati per dilatare i vasi sanguigni e abbassare la pressione del sangue.
Come è impiegato il biancospino?
In genere il biancospino è impiegato sotto forma di estratto secco nebulizzato e titolato in vitexina (minimo 0,7% secondo la Farmacopea italiana) la cui dose è di 500-1.000 milligrammi al giorno da assumere lontano dai pasti per almeno 6 settimane.