Sommario
Come vengono analizzate le equazioni differenziali?
Le equazioni differenziali vengono analizzate conferendo un preciso valore ad alcune delle variabili in gioco, in particolare la funzione incognita e le sue derivate (fino all’ordine − per un’equazione in forma normale di ordine ) in certi punti del dominio di definizione dell’equazione.
Qual è l’equazione differenziale ordinaria?
Data una funzione : → definita in un intervallo dell’insieme dei numeri reali, l’equazione differenziale ad essa associata è un’equazione differenziale ordinaria (abbreviato con ODE, acronimo di Ordinary Differential Equation) e si chiama ordine o grado dell’equazione il più alto ordine tra gli ordini delle derivate presenti nell’equazione.
Qual è l’equazione differenziale di Bernoulli?
Nel 1695 Jacob Bernoulli si occupa dell’equazione oggi nota come equazione differenziale di Bernoulli: + = per la quale Leibniz, l’anno successivo, ottiene delle soluzioni semplificandola ad un’equazione lineare.
Qual è l’equazione differenziale implicita?
L’equazione differenziale implicita: I ( x , y ) d x + J ( x , y ) d y = 0 {\\displaystyle I(x,y)\\,\\mathrm {d} x+J(x,y)\\,\\mathrm {d} y=0} è un’equazione differenziale esatta se esiste una funzione differenziabile con continuità F {\\displaystyle F} , detta potenziale , tale che:
Cosa è un’equazione autonoma?
Un’equazione autonoma è un’equazione differenziale ordinaria del tipo: ′ = (()) dove è una funzione continua con derivata prima continua in tutto un intervallo ⊂, e che non dipende dalla variabile indipendente . Se è un vettore di si ha un sistema autonomo, ovvero un sistema di equazioni differenziali ordinarie autonome:
Qual è l’equazione differenziale?
Questa equazione differenziale è un’equazione lineare di secondo ordine che può essere risolta risolvendo l’equazione ausiliaria mr 2 + c 2 r + k 2 = 0, dopo aver sostituito s = e^(rt). Risolvi con la formula quadratica r 1 = (- c 2 + sqrt( c 4 – 4 mk 2 )) / 2 m ; r 2 = (- c 2 – sqrt( c 4 – 4 mk 2 )) / 2 m .
Quali sono le equazioni differenziali del primo ordine?
Le equazioni differenziali lineari del primo ordine sono del tipo: y’ = a(x) y + b(x) (10) con a(x) e b(x) funzioni continue in un opportuno intervallo. Se b(x) = 0, l’equazione differenziale si dice omogeneae prende la forma: y’ = a(x) y Se b(x) = 0 l’integrale si può esprimere:
Qual è il differenziale di una funzione in un punto?
Il differenziale di una funzione in una variabile in un punto è una funzione lineare dell’incremento Δx calcolato a partire dal punto. Geometricamente il differenziale corrisponde all’incremento delle ordinate sulla retta tangente ottenuto a partire dal punto fissato.
Cosa è una funzione analitica?
In matematica, una funzione analitica è una funzione localmente espressa da una serie di potenze convergente. Spesso il termine “funzione analitica” è utilizzato come sinonimo di funzione olomorfa, sebbene quest’ultimo si utilizzi più spesso per le funzioni complesse (tutte le funzioni olomorfe sono funzioni analitiche complesse e viceversa).
Qual è l’equazione differenziale?
Un’equazione differenziale è lineare se la funzione e le sue derivate compaiono con esponente unitario. La sua espressione generale è dove i coefficienti ai(t) ed il termine noto g(t) sono funzioni continue e derivabili in un dato intervallo. Se g(t) = 0 l’equazione si dice omogenea.
Come risolvere l’equazione differenziale di ordine n?
Per risolvere un’equazione differenziale di ordine n, devi calcolare n integrali e per ogni integrale devi introdurre una costante arbitraria. Per esempio, nella legge d’interesse composto, l’equazione differenziale dy/dt=ky è di primo ordine e la sua soluzione completa y = ce^(kt) contiene esattamente una costante arbitraria.
Qual è l’equazione differenziale lineare?
Un’equazione differenziale lineare, del secondo ordine, omogenea, a coefficienti costanti si presenta nella forma: con numeri reali (ecco perché si dicono a coefficienti costanti ), e termine noto (quantità a destra dell’uguale) pari a zero, motivo per il quale si dicono omogenee .