Come vengono analizzate le feci?
Per effettuare le analisi delle feci, un campione di feci viene raccolto in un contenitore pulito e poi inviato in un apposito laboratorio. L’analisi del laboratorio comprenderà: Esami macroscopi – Per stabilirne quantità, colore, consistenza e odore. Test chimici – Per rilevare pH, acidi grassi o sangue.
Come si chiama l’esame delle feci?
La coprocoltura consente di rilevare – nel campione di feci – la presenza di batteri responsabili di infezioni gastrointestinali. Sul campione fecale verranno effettuate valutazioni di tipo macroscopico (analizzandone colore, odore, consistenza), chimiche e microbiologiche, alla ricerca di eventuali batteri.
Quando deve essere raccolto il secondo campione di feci?
Prelevi il secondo campione di feci all’evacuazione successiva, ma non lo stesso giorno del primo campione. Tra la raccolta del primo campione e quella del secondo devono passare al massimo tre giorni. Il secondo campione deve essere raccolto al più tardi il quarto giorno.
Come conservare il campione di feci?
Conservi il contenitore utilizzato con il campione di feci prelevato nell’apposito sacchetto in un luogo asciutto e buio, a una temperatura compresa tra i 2°C e i 10°C, fino al prelievo del secondo campione di feci. Le consigliamo di conservare il primo campione in frigorifero, lontano dal cibo. Non congelare il campione!
Quando prelevi i campioni di feci?
Prelevi i campioni di feci quando le emorroidi smetteranno di sanguinare (quando il medico constaterà l’esito positivo della cura delle emorroidi e Le darà il via libera al prelievo dei campioni di feci).
Quali sono i batteri ricercati nelle feci?
I batteri si ricercano nelle feci con un esame che si chiama coprocoltura (o esame colturale delle feci). Quelli più comunemente ricercati sono: Campylobacter,Clostridium, Escherichia coli, Salmonelle, Shigelle, Stafilococco, Vibrioni, Yersinia. Nelle feci si può ricercare anche la Candida che è un micete.