Sommario
- 1 Come venivano trattate le donne nel 1800?
- 2 Come erano viste le donne nel passato?
- 3 Come venivano trattate le donne nell’antichità?
- 4 Da quando le donne possono lavorare?
- 5 Come vivevano le donne nel 1700?
- 6 Quando le donne italiane hanno avuto il diritto di voto?
- 7 Come erano considerate le donne sumere?
- 8 Da quando le donne hanno potuto frequentare una scuola di qualche tipo E o studiare in generale?
Come venivano trattate le donne nel 1800?
Il ruolo delle donne si riduceva a procreare ed occuparsi della casa. Non potevano esercitare una professione, a meno che non fosse quella di insegnante o di domestica, né era loro riconosciuto il diritto di avere propri conti correnti o libretti di risparmio.
Come erano viste le donne nel passato?
Nel Medioevo, invece, la donna veniva vista in due modi nettamente opposti: angelico e spirituale o stregonesco e maligno. Le donne venivano controllate e non potevano uscire di casa senza essere accompagnate da un uomo, perché la loro libertà avrebbe minacciato l’ordine sociale.
Cosa facevano le donne nel 900?
Molte donne delle classi popolari lavorano (operaie in fabbrica, braccianti, contadine, serve, lavoranti a domicilio ma anche piccole commercianti, sarte, ricamatrici), spinte dalla necessità economica, ma l’aspirazione sociale diffusa anche fra loro è quella di essere, come le donne dei ceti agiati, spose e madri all’ …
Come venivano trattate le donne nell’antichità?
Quasi tutti i popoli antichi ritenevano che la donna dovesse essere completamente soggetta all’uomo: la famiglia di tipo patriarcale infatti caratterizzava la società presso i persiani, i greci e i romani. Ad Atene, in Grecia, la donna era considerata un essere inferiore e la sua libertà era molto limitata.
Da quando le donne possono lavorare?
Con la legge n. 215 del 25 febbraio 1992 viene promossa l’uguaglianza sostanziale e le pari opportunita’ per uomini e donne nell’attivita’ economica e imprenditoriale.
Come venivano trattate le donne nelle fabbriche?
Le donne non venivano apprezzate come gli uomini e spesso il loro salario era molto inferiore. Insieme alla scarsa retribuzione, le donne erano anche soggette a condizioni orribili sul posto di lavoro. Un lavoro comune per le donne in una miniera di carbone era di trainare carri di carbone.
Come vivevano le donne nel 1700?
Nel Settecento le donne acquisirono una libertà maggiore rispetto alle epoche precedenti. Pur restando fortemente soggette alle leggi paterne, una volta sposate erano libere di esercitare una sorta di dominio in casa. Le occasioni di uscita delle ragazze di buona famiglia, erano, inoltre, aumentate rispetto al passato.
Quando le donne italiane hanno avuto il diritto di voto?
Le prime elezioni amministrative alle quali le donne furono chiamate a votare si svolsero a partire dal 10 marzo 1946 in 5 turni, mentre le prime elezioni politiche (svolte assieme al Referendum istituzionale monarchia-repubblica) si tennero il 2 giugno 1946.
Cosa non potevano fare le donne nell’antichità?
Nella società greca alle donne era vietato assistere a qualsiasi manifestazione pubblica, oltre che praticare qualsiasi attività sportiva (ad Atene), mentre a Sparta potevano dedicarsi a sport di tipo esclusivamente ginnico (danza, corsa, ecc).
Come erano considerate le donne sumere?
La condizione delle donne di Sumer è quanto mai complessa. Pare fossero riconosciute come soggetti di diritto, che potessero possedere e gestire proprietà terriere e intraprendere attività commerciali in proprio. Sono attestati casi di donne scriba e numerose erano le sacerdotesse legate ai grandi santuari cittadini.
Da quando le donne hanno potuto frequentare una scuola di qualche tipo E o studiare in generale?
Sul fronte dell’istruzione, venne permesso soltanto nel 1874 l’accesso delle donne ai licei e alle università, anche se in realtà continuarono ad essere respinte le iscrizioni femminili. Nel 1877 venne però approvata una legge che ammetteva le donne come testimoni negli atti di stato civile.
Come sono trattate le donne in Italia?
Le donne si sono viste riconoscere, durante il XIX e il XX secolo, sempre maggiori diritti, precedentemente riconosciuti solo agli uomini. I pieni diritti tra uomo e donna in Italia sono garantiti e pienamente riconosciuti dal 1 gennaio 1948, con l’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana.